«Io disabile, un calvario per rinnovare la patente». Le peripezie di un cittadino di Burana
Il racconto di un residente nel Bondenese, in dialisi, alle prese con le richieste dell’ufficio Asl di Ferrara e mail senza risposta
Ferrara Il rinnovo della patente è diventato un calvario per un invalido. «Sono dializzato, ho problemi cardiaci e di glicemia, faccio dialisi una volta alla settimana – racconta il diretto interessato, che abita a Burana, nel Bondenese – Invalido al 100% alla consegna del tesserino invalidi, mi dicono che non potrò rinnovare la patente normalmente come ho sempre fatto in un’autoscuola. Ma devo prenotare la visita all’ufficio patenti di Ferrara via Cassoli 30. Cosa che faccio puntualmente; il 10 luglio mi presento con quanto richiesto: prepagamento Pagopa indicato, foto, anamnesi di invalidità rilasciata da Inps. Arrivato, l’atmosfera è surreale, escono i medici e l’ultima volta che ho visto trattare così le persone è stato ai tre giorni da militare».
E segue il racconto di un’accoglienza, che dice, lo ha lasciato con l’amaro in bocca. «Non sai cosa fare, dove andare, cosa ti aspetta, cerchi conforto e consigli da altri che stanno lì, tutto per sentito dire. Finché non ti fanno spostare e alzare in base al numero avvicinandoti alla porta... “47...”, entri in una sala enorme, un tavolo, in tre seduti, proprio per metterti a tuo agio...». Gli viene chiesto di leggere il cartello, di mostrare le carte sulla patologia, la certificazione sul diabete è vecchia di sei mesi, «sì, dico ho la visita a fine luglio, ho il diabete sotto controllo, “eh ci vuole l’ultima del diabete, vada e ci mandi via mail tutto”- continua il racconto - Faccio esami del sangue, due righe del medico che mi segue in dialisi, diabete perfettamente sotto controllo e invio. Aspetto 3-4 giorni poi chiedo via mail... tutto ok? “No non ha capito, ci vuole la certificazione del diabetologo”, ma non me lo avevano detto. Prendo appuntamento, faccio la visita, pago 36 euro di certificato e invio tutto e stavolta mi dicono che va tutto bene». Ma passa una settimana, il disabile senza patente rimandare medicazioni e visite, il 30 luglio manda un’altra mail stavolta senza risposta. «Oggi giovedì 31 non ho ancora ricevuto la patente, e a me serve vivendo in una frazione come Burana per spostarmi anche solo per andare in farmacia. Mi sono veramente stancato e non so più come fare» è il suo appello.
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