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L’iniziativa

Ferrara, chiudono l’attività e donano 700 scarpe all’emporio Il Mantello

Margherita Goberti
Ferrara, chiudono l’attività e donano 700 scarpe all’emporio Il Mantello

Il gesto solidale degli artigiani Persona

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Ferrara La ditta Mauro ed Antonella Persona specializzata in articoli ortopedici in particolare scarpe per uomo, donna e bambino con ben due sedi, a Ferrara in corso Giovecca che è stata chiusa durante il Covid ed a Rovigo nel quartiere artigianale, ha chiuso l’attività in questi giorni poiché i titolari hanno deciso di andare in pensione. Ma prima di abbassare definitivamente la saracinesca hanno compiuto davvero un bel gesto ovvero donando quanto rimaneva a chi ne aveva bisogno. «La moda va più veloce delle persone che acquistano – commenta Mauro Persona – e quindi ci siamo trovati con un assortimento estate inverno di scarpe pari a circa 700 paia di cui non sapevamo cosa fare. Abbiamo saputo dell’esistenza de Il Mantello, l’emporio che distribuisce generi alimentari a persone bisognose e ci è sembrata la realtà giusta a cui regalare le scarpe sicuri che avrebbero provveduto a trovare loro la giusta destinazione. E così è stato deciso e di questo siamo molto contenti».
Il Mantello infatti anche se in un primo momento si è trovato perfino in difficoltà non avendo lo spazio per contenere tutte le paia di scarpe, alla fine le ha distribuite in parte alla sede del Mantello di Argenta ed in parte alla Missione in Kosovo gestita da noi ferraresi. «Sono scarpe normali ma predisposte a contenere un plantare di nostra produzione – ha proseguito Persona – e modelli prettamente ortopedici per chi ha problemi. Non sono all’ultima moda, ripeto, ma per chi ne ha bisogno vanno sempre bene e ci fa piacere che potranno ancora essere utilizzate in particolare da chi non se le poteva permettere economicamente»
L’Azienda Persona, aperta dal 1996, ha una tradizione alle spalle. Gli antenati provenivano dalla Carizia, esperti falegnami che si spostarono per lavoro nella zona delle famose ville venete dedicandosi anche alla fabbricazione delle botti necessarie lungo le zone del Po ma soprattutto in porte, finestre e casse da morto durante la guerra. È con Mauro specializzato tecnico ortopedico che si cambia genere tanto che con la moglie Antonella sperando nella fortuna, decise di compiere il grande salto ed avviare un’attività artigianale nel suo settore. «Devo dire – conclude – che ci è andata bene. Non abbiamo avuto difficoltà a decollare e quindi era giusto che anche qualcun altro ne potesse godere».

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