Comacchio, transennati otto archi del Loggiato Cappuccini. Si temono nuovi crolli
Il provvedimento fa seguito al crollo della falegnameria dell’ex azienda Valli. Tra i residenti c’è chi non nasconde le proprie preoccupazioni per i lavori all’Ider Carli
Comacchio Otto dei 142 archi marmorei che, dal 1647 adornano lo storico Loggiato dei Cappuccini, sono stati transennati e interdetti al pubblico passaggio. Il provvedimento fa seguito ad un analogo transennamento che, martedì scorso ha interessato la falegnameria dell’ex Azienda Valli di Comacchio. Le due misure di messa in sicurezza sono state adottate in seguito al crollo del tetto della storica falegnameria che, da anni, era in attesa di un intervento di recupero e restauro conservativo, come avvenuto, invece, per la Sala Aceti. Sul lato opposto di via Mazzini sono in corso i lavori di riqualificazione e di rigenerazione urbana, che stanno coinvolgendo la darsena San Carlo, il vecchio campo sportivo “Ider Carli” e l’area occupata sino alcuni anni fa dalla scuola elementare, poi demolita.
Tra i residenti c’è chi non nasconde le proprie preoccupazioni, chiedendosi se i mezzi impiegati nei lavori al campo sportivo (martellone con escavatore) non abbiamo provocato vibrazioni tali da provocare il crollo della vicina falegnameria storica. Walter Cavalieri Foschini, ex vicesindaco, e Michele Farinelli, segretario locale del Pd, bocciano la risposta del sindaco Negri e dell’assessore Cardi, in merito al crollo della falegnameria dell’ex Azienda Valli di Comacchio, come «tentativo goffo di scaricare sull’opposizione responsabilità che sono invece tutte in capo a questa amministrazione». I 2 esponenti politici locali ricordano, inoltre, che «fu il Partito Democratico a chiedere con forza, già nel maggio 2023, il ritiro immediato di un bando che prevedeva l’affidamento trentennale della Manifattura dei Marinati a un ente del Terzo Settore attraverso una procedura di progettazione, priva di trasparenza e garanzie. Era una scelta politica gravissima, portata avanti da questa Amministrazione e avallata dal Parco del Delta. Quel bando, anche grazie alla nostra opposizione, fu ridimensionato. È tutto scritto negli atti, non nelle ricostruzioni fantasiose».
Anche Sandra Carli Ballola, capogruppo della lista civica La Città Futura/M5S, definendo «una barzelletta» la replica degli amministratori in carica, ricorda che «nel 2023, sollecitata da tanti concittadini, avevo presentato un’interrogazione, esponendo una serie di criticità rispetto al bando di progettazione e affidamento ventennale della Manifattura, prorogabile di altri 10 anni, ad un ente del Terzo Settore. Il progetto fu ritirato. Ma se erano convinti della bontà dello stesso, potevano andare avanti ugualmente – osserva Sandra Carli Ballola -; la risposta apparsa sulla stampa è una presa in giro, visto che la maggioranza decide e, come fa sempre, senza ascoltare la minoranza».
Da non dimenticare che lo scorso anno una sorte analoga a quella che ha interessato l’ex falegnameria dell’Azienda Valli, toccò alla Sala Fritti. Davanti a un cumulo di macerie Pd e La Città Futura/M5S tornano sulla messa in sicurezza e sulla mancata visione strategica volta al recupero di pezzi di memoria storica del territorio. «Dopo che nulla è stato fatto per mettere in sicurezza quelle strutture, oggi scopriamo che servirebbero circa un milione di euro – chiudono Cavalieri Foschini e Farinelli – per quegli interventi: si tratta di una cifra importante, ma non impossibile da reperire se solo ci fosse una programmazione seria».
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