Acer Ferrara, Lodi contrattacca Botti: «Offese e illazioni molto gravi»
Naomo: «Se assolto in appello torno». Ma possono scattare altri 10 mesi
Ferrara Non è andato giù a Nicola Lodi l’attacco di Daniele Botti sulla nomina di Massimiliano Guerzoni a presidente dell’Acer Ferrara, l’azienda che gestisce il patrimonio residenziale pubblico. «Credo non si possa più parlare di provocazione politica ma di offese, poi finite in alcune illazioni molto gravi. Per questo ho deciso di rispondere», ha detto Lodi, e vicesindaco e assessore, in una diretta Facebook, nella quale ha sostenuto di valutare se fare o meno querela.
Il nodo è la asserita incompetenza di Guerzoni e il fatto che dietro la sua nomina vi sarebbe, in realtà, Lodi che lo dirigerebbe come un burattino (parafrasando il termine «burattinato» usato da Botti) in attesa di prendere un posto che era a lui destinato. E, in tutta risposta, Lodi afferma che gli «tocca rispondere in primis per la mia persona e poi per il presidente Acer Guerzoni». L’ex vicesindaco ne fa innanzitutto una questione di voti: troppo pochi quelli presi da Botti (e da Anna Ferraresi, altro bersaglio) per poter parlare. Poi, nel merito, la difesa del curriculum: «Guerzoni ha un curriculum da operaio, chi vi parla ha un curriculum da operaio. Dicevano: come fa un barbiere ad amministrare la cosa pubblica? Io ho fatto il vicesindaco, ho avuto otto deleghe, poi qualcuno si è divertito a farmi questo piccolo scherzetto di 18 mesi e ringrazio chi me lo ha fatto perché non solo mi sto mettendo in forma, mi sto riposando sto facendo le ferie e sto lavorando lo stesso». Lodi, che afferma di aver preso un diploma in economia e finanza e di volersi anche laureare, sostiene che Guerzoni sia più che adatto al nuovo ruolo, rimarcando la vicinanza a sé stesso: «Ha fatto il consigliere per 6/7 anni, ha votato per 10-15-20 volte bilanci e variazioni, ha partecipato alle attività di finanziamento delle frazioni, ha portato variazioni attraverso le mie deleghe. Lo ha fatto per 7 anni, quindi ha esperienza. Quello che vuole far pensare il buon Botti è che avendo curriculum da operaio, non può essere presidente. Ho amministrato bene anche io, forse non al 100% ma al 90%, ed ero barbiere». E poi, a Botti: «Sei veramente un civico o fai parte dal Pd? Un’offesa di queste dimensioni non può uscire dalla tua mente, dal tuo cuore, dalla tua bocca». E, ancora, in un’invettiva un po’ confusa, «a voi brucia il culo perché un operaio come Guerzoni rappresenta il popolo, le persone che lo hanno votato, quelli che hanno votato Fabbri e il ceto basso e medio che voi continuate a denigrare, voi del Pd, voi Anna Ferraresi, voi delle civiche che continuate a mascherarvi da civiche ma siete dei comunisti, perché solo il comunismo denigrava questa gente qua, non il vero comunismo che invece apprezzava gli operai».
E per Guerzoni la presidenza Acer è solo l’inizio dell’ascesa. In futuro «probabilmente entrerà a in qualche consiglio di amministrazione di altro ente, o farà l’assessore». Quel posto, comunque, non era per Lodi, non adesso. «Sai che il 18 giugno 2026 posso tornare tranquillamente a lavorare negli enti e amministrazioni pubbliche, perché decadono i 18 mesi di sospensione e sai benissimo che anche in caso di condanna di secondo grado fino in Cassazione posso continuare a lavorare», comunica Lodi a Botti. In realtà, norma alla mano, in caso di condanna in appello dovrebbero scattare altri 10 mesi di sospensione.
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