Task force del Comune di Ferrara con università e Wwf per salvare il lupo
Mappa delle presenze e tour informativo nelle frazioni: «Non può far paura»
Ferrara Il lupo ricomincia a catalizzare attenzioni anche in città. Sono ormai diverse, infatti, le segnalazioni che arrivano dalle frazioni attorno al centro urbano, e anche dall’immediata periferia, soprattutto nella zona sud (San Martino-Coronella) ma pure a ridosso del Po, dove da tempo sono insediate colonie di daini. «E non è certo una coincidenza, il lupo è un predatore e va dove c’è il cibo: ma la sua azione di regolazione della fauna selvatica è fondamentale e, soprattutto, “mai gridare al lupo”, è ora di studiarlo in maniera scientifica ed adattare i nostri comportamenti alla nuova situazione». A parlare è Alessandro Balboni, vicesindaco con delega all’Ambiente, e grande appassionato di questi carnivori, come testimonia la citazione del libro dell’etologo Farley Mowat, una sorta di bibbia sull’argomento: da lui arriva l’annuncio di una cabina di regia a guida pubblica per governare una situazione che rischia di sfuggire di mano.
Balboni si è allarmato per le voci di cacciatori in azione contro i lupi. «Partiamo dalla contrarietà assoluta agli abbattimenti e dall’idea di non fare del male a questi animali, che non possono creare allarmismo in quanto non pericolosi per l’uomo, salvo circostanze davvero straordinarie. Discorso un po’ diverso - argomenta il vicesindaco - per gli animali da allevamento, da noi davvero pochi, da cortile e da compagnia. Tra le segnalazioni finora arrivate, meno di una decina per quanto riguarda Ferrara, solo una riportava di un’incursione, nella quale erano “sparite” due galline. Sono cresciuto in campagnia e ricordo bene le stragi nel pollaio da parte delle volpi, che ci sono sempre state. Ora sono tornati anche i lupi, a partire dal periodo Covid, a popolare spontaneamente i nostri territori, e si tratta di un bene per l’equilibrio dell’ecosistema: in certe zone della provincia, in parte anche attorno alla città, la presenza di grandi erbivori come i daini sta diventando eccessiva, e ce ne accorgiamo per via dei sempre più frequenti incidenti stradali».
L’obiettivo che si è posta l’amministrazione comunale è di raccogliere in una banca data tutte le segnalazioni, per arrivare ad una «mappatura della presenza dei lupi a Ferrara, con monitoraggio costante»; e attivare una serie d’incontri a partire da settembre nelle frazioni più coinvolte, «per spiegare come alla popolazione come comportarsi in caso di avvistamenti». Il gruppo di lavoro è costituito da Comune, Unife con il professor Mattia Lanzoni, e il Wwf, in particolare il Wolf group.
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