Spal, debiti per oltre 10 milioni di euro: si valuta la liquidazione della società di Tacopina
In caso di fallimento verrà aperta una procedura con la nomina di un curatore
Ferrara Si attende la decisione del tribunale di Ferrara sulle cinque istanze di liquidazione giudiziale della Spal srl. Mercoledì mattina (6 agosto) si è tenuta l’udienza per la verifica dei presupposti della liquidazione giudiziale della società di Joe Tacopina e Marcello Follano davanti alla giudice Anna Ghedini che si è riservata. Il pubblico ministero Isabella Cavallari e gli avvocati Matteo Pancaldi, Gianni Ricciuti e Filippo Sabbatani – che insieme agli altri colleghi Massimo Sgarbi e Alessio Piscini rappresentano i creditori privati – hanno insistito affinché la Spal venga messa in liquidazione, ovvero, usando una vecchia ma forse più efficace terminologia in questo caso, venga dichiarata fallita. In caso di dichiarazione di fallimento – cosa altamente probabile - verrà aperta una procedura con la nomina di un curatore che avrà il compito di quantificare lo stato delle passività della società e segnalare alla procura eventuali anomalie nella gestione e nella tenuta delle scritture contabili (cosa che potrebbe aprire la strada a ipotesi di bancarotta, ma siamo ancora lontani da questa fase). Le istanze di liquidazione sono state presentate da una settantina di creditori, tra di essi i giocatori (per un arretrato di 1,2 milioni di euro di stipendi non pagati) e i vari dipendenti per circa 170mila euro. A questi debiti vanno aggiunti imposte e prestazioni previdenziali non versate tra 2022 e 2024 per circa 8,7 milioni di euro, che costituiscono il fondamento dell’istanza di liquidazione presentata dalla Procura di Ferrara. Un’istanza di liquidazione è stata presentata anche dai componenti del collegio sindacale della società. Nel corso dell’udienza è emerso, tra l’altro, un lungo elenco di pignoramenti che già avevano colpito la Spal, molti risalenti al periodo marzo-aprile 2025, altri anche del 2024.