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Il caso

Operaio stroncato da malore a Lido Volano. Dubbi sui tempi di richiesta d’aiuto

Katia Romagnoli
Operaio stroncato da malore a Lido Volano. Dubbi sui tempi di richiesta d’aiuto

La vittima è Stefano Camattari, 45 anni, si trovava in un appartamento

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Lido Volano Tanti sono gli interrogativi sulla morte improvvisa di Stefano Camattari, operaio 45enne di Monticelli, stroncato da malore fulminante, domenica in una abitazione del Lido Volano, dopo aver trascorso la serata tra l’aperitivo in spiaggia al Lido Pomposa e la cena con amici in un ristorante del Lido Nazioni. Dall’autopsia richiesta dal medico soccorritore dell’autoveicolo di Lagosanto e dalle indagini dei carabinieri di Porto Garibaldi intervenuti nell’immediatezza dei fatti, si attendono risposte attorno ad una vicenda che presenta molti lati ancora oscuri. Intanto la comunità di Monticelli, dove Camattari viveva con la mamma ed il fratello, si stringe al dolore della famiglia con un composto silenzio. A ricordare l’operaio è Daniele Bulgarelli, collega dello stabilimento Conserve Italia di Pomposa, dove il 45enne lavorava in qualità di addetto al confezionamento. «Io e Stefano ci eravamo visti la mattina del giorno in cui è deceduto, domenica appunto- racconta Bulgarelli -, eravamo entrambi al lavoro perché in questo periodo di piena stagione facciamo anche turni serali, notturni e festivi. Mi aveva fatto una battuta, come suo solito, perché Stefano era una miniera di battute e ironia. Mi aveva chiesto quando andrò in pensione. Poi ci siamo salutati. Stava bene. Nessuno si sarebbe immaginato cosa sarebbe successo poche ore dopo. Stefano era un ragazzo d’oro, allegro e scherzoso con tutti. Siamo ancora tutti scossi per ciò che è successo».
Tra gli interrogativi ai quali autopsia ed indagini cercheranno di dare risposta anche l’orario della chiamata al 112 e quello in cui il 45enne avrebbe cominciato ad avvertire malesseri. Sembra che la prima telefonata sia stata effettuata al proprietario dell’immobile anziché al 112, numero unico delle emergenze e questo, se dimostrato, avrebbe allungato inspiegabilmente i tempi di soccorso.
Il primo ad accorrere al Lido Volano è stato proprio l’amico con cui Camattari aveva condiviso aperitivo e cena il quale, notando il corpo esanime del 45enne, riverso sul pavimento, sarebbe stato, a sua volta, colto da malore e rianimato dai soccorritori presenti. La constatazione del decesso dell’operaio di Monticelli risale alle 23.29, ma proprio dai soccorritori del 118 è scattata la richiesta di accertamenti autoptici, volti stabilirne le cause. Attorno alla mezzanotte di domenica, dopo ripetuti e vani tentativi di rianimazione cardiopolmonare, il corpo senza vita di Stefano Camattari è stato trasportato all’istituto di Medicina legale dell’ospedale Sant’Anna di Cona, dove adesso si trova a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’operaio lascia oltre alla mamma ed al fratello, anche una figlia di 8 anni.
A Lido Scacchi
Altra tragedia martedì, nel tardo pomeriggio, dopo le 19, a Lido degli Scacchi. Un uomo è stato trovato morto a bordo della sua auto, che aveva parcheggiato nei pressi del campeggio. Anche in questo caso si tratta di un malore, ma pare volutamente provocato. I sanitari hanno fatto di tutto per rianimarlo ma alla fine si sono dovuti arrendere e il medico ne ha constatato il decesso. 

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