Cento, il volontariato perde i pezzi ma le frazioni non mollano
La crisi si allarga ed è il capoluogo a farne le spese maggiori
Cento Da tempo si parla di crisi del mondo del volontariato, in sofferenza per mancanza di nuove figure, ricambio generazionale, costi da sostenere e una burocrazia spesso disincentivante. Il Comune di Cento non è da meno, ma negli ultimi anni è evidente la crisi, per fare un esempio, della Pro Loco di Cento, dopo le vicissitudini legate all’organizzazione del Settembre Centese; eppure sembra esserci un discorso molto diverso con le associazioni delle frazioni. Sembra esserci quasi una differenza di mentalità, spirito e partecipazione tra il centro storico e le moltissime località che si allontanano dal centro cittadino.
Se da un lato le vie del centro si affidano quasi esclusivamente a eventi organizzati dal Comune o a poche realtà consolidate, dall’altro, nei paesi della cintura, il volontariato sembra vivere una stagione di rinascita. Nelle ultime settimane a XII Morelli, dove il cambiamento è anche più evidente, si susseguono, dopo anni di iniziative sporadiche, un flusso continuo di proposte che arrivano oggi dalla Pro Loco guidata da Matteo Malaguti, affiancata da proposte del gruppo Tiramolla Beerfest, dall’Arci e da altre associazioni, che hanno dato vita a un calendario denso: carnevali, feste della birra, concerti, serate gastronomiche e iniziative sportive che hanno riportato entusiasmo e pubblico. L’ultima edizione della Tiramolla Beerfest, ad esempio, ha registrato presenze ben oltre le aspettative, con spettatori anche da fuori provincia.
Renazzo non è da meno; La Fiera delle pere resta il fiore all’occhiello, ma negli ultimi anni si sono aggiunte altre proposte che hanno rafforzato il senso di comunità e attratto nuovi volontari. La collaborazione tra Pro Loco e il Comitato Manifestazioni Locali è diventata una sinergia virtuosa: due realtà distinte che si alternano in iniziative, prestandosi all'occorrenza attrezzature, condividendo spazi e confrontandosi insieme senza rivalità, dando vita a manifestazioni ormai conosciute ovunque, come il Renazzenfest o il Woodstock.
Casumaro, dopo un periodo di declino, è tornata a far parlare di sé grazie alla rinascita della Fiera di San Lorenzo, che affianca la già consolidata manifestazione che comprende il torneo di basket. Insomma ogni frazione può vantare dei piccoli gioielli, tra feste della birra, carnevali, sagre e fiere.
Il contrasto con il centro storico è netto; la Pro Loco di Cento, che potrebbe essere il motore di questo tipo di partecipazione, vive un momento di scarsa incisività. Alcune proposte di collaborazione, come il ritorno al Settembre Centese insieme alla fiera, sono cadute nel vuoto. L’attività si concentra su singoli eventi, come la tre giorni al Red Special, senza quella continuità che nelle frazioni garantisce un legame costante con il territorio. A fare la differenza è anche il ricambio generazionale; nelle frazioni, nuovi gruppi di ventenni hanno preso in mano l’organizzazione, portando format freschi e intercettando il loro pubblico. In centro, invece, le realtà associative faticano a coinvolgere i giovani, affidandosi ad annunci per la ricerca di volontari. La conseguenza è un calendario squilibrato: da aprile a oggi, tra Renazzo e XII Morelli non c’è stato un solo fine settimana senza eventi, mentre in centro, tolte le manifestazioni storiche e quelle promosse direttamente dal Comune (che però riempiono gran parte dell’anno) le occasioni di aggregazione nate dal basso sono molto più rare. Sembra oltretutto che il centro preferisca puntare su iniziative di stampo culturale, fondamentali sì ma che da sole non bastano ad aggregare con continuità.
Va comunque detto che il centro storico può ancora puntare su alcune alternative che si stanno distinguendo in maniera molto positiva: tra queste il Bosco Integrale e la Gipsoteca Vitali, sono un ricettacolo virtuoso di energie e volontari, spesso capaci di radunare sotto di sé le decine di piccole associazioni che non hanno la forza di organizzare attività tutte da sole, diventando di fatto un supporto unico nel suo genere per il volontariato. Poi certo anche altre associazioni vivono di luce propria (Cento Insieme, ad esempio) e vanno tenute in considerazioni anche le associazioni carnevalesche che raccolgono molti giovani, ma è chiaro che manca una collaborazione o una struttura che faccia da capofila in tutto questo, colmando il vuoto attuale della Proloco di Cento, che si spera possa in futuro vivere una nuova giovinezza.
Altrimenti la salvezza verrà unicamente dal mondo Benedetto XIV, unica realtà che da tempo è capace di replicare in maniera simile quella vitalità tipica delle frazioni.
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