Casse automatiche a Ferrara, il boom: «Se ci lasciano le assistenti...»
Viaggio tra i market (quasi) fai-da-te: comodità e rischio furti
Ferrara «Dopo il primo momento di disorientamento superato solo grazie all’apporto dell’assistente, ho potuto pagare la mia spesa, ma sinceramente mi sono trovata in difficoltà e soprattutto ero molto preoccupata per i futuri acquisti». Questo il primo commento di una cliente dei grandi supermercati che si è trovata di fronte alle nuove casse automatiche in funzione già da qualche tempo. «Ero stata sollecitata dal personale ad utilizzare queste nuove casse – prosegue – ed avendo vicino una persona che mi accompagnava nelle operazioni, ho ceduto, ma vedendo tutte le manovre che si dovevano fare, ho pensato subito che sarei tornata tranquillamente a quelle diciamo “normali”». Le novità (relative) si sa, sono sempre affrontate con perplessità, dubbi e con una sfiducia di base, ma per quanto riguarda le casse fai da te, forse è esagerato il rifiuto o non riconoscere la loro utilità. Infatti i responsabili di tutti e sette i supermercati che abbiamo visitato, anche se solo tre hanno già installato le nuove macchine, sono stati concordi nell’affermare che «le nuove casse automatiche rappresentano il futuro, in quanto snelliscono le code, diminuendo così i tempi di attesa e rendendo tutto automatizzato». Accanto alle difficoltà che incontrano le persone più anziane poco avvezze alla moderna tecnologia ci sono però quelle che invece hanno dimestichezza con cellulari, computer ed internet per cui dopo la prima dimostrazione di come si deve procedere, vanno spediti.
Le esperienze Siamo all’Ipercoop Il Castello; prima del cambiamento funzionavano 40 casse, oggi quelle fai da te, facili, veloci, sicure, sono circa una trentina suddivise in pagamento con carta, contanti oppure con entrambe le possibilità, diciture ben evidenziate nella parte alta della cassa; quelle con personale sono solo due, ancora però con lunghe code. «Ho preferito aspettare il mio turno – ha dichiarato una signora –, prima di tutto perché non ho fretta e poi perché quando ho scelto quella nuova, passando la spesa, con il vino si è bloccato tutto. Infatti non si possono vendere gli alcoolici ai minorenni, ma la macchina non vede che io li ho abbondantemente compiuti e più volte, quindi ho dovuto chiamare un’assistente che non mi ha chiesto il documento perché era evidente che fossi maggiorenne ma ha dovuto intervenire per consentirmi di pagare». La curiosità però la fa da padrona in molti altri casi e c’è chi desidera conoscere la (relativa) novità, provarla e chiedere spiegazioni facendosi assistere nello svolgimento delle operazioni da un addetto che è sempre presente e pronto ad aiutare chi è in difficoltà. «Io invece per essere sicura – aggiunge un’altra signora – mi sono fatta accompagnare da mia nipote che è giovane ed in grado di recepire il funzionamento; sarà lei poi che mi suggerirà in seguito le mosse da fare». In realtà non sono molte le operazioni da fare che vengono suggerite dalla stessa macchina; basta prenderci la mano e poi sarà semplice procedere. Alle Mura ieri c’erano 12 automatiche, 2 per la rilettura e 2 con cassiere ad accesso libero.
Anche nei negozi del Lidl sono già in funzione; in via Oroboni sono state installate di recente perché il punto vendita era già consolidato in quella zona, mentre via Bologna che è stato inaugurato recentemente erano già presenti all’apertura, per cui i clienti se le sono trovate subito e con la possibilità di scegliere fra il vecchio – perché almeno una rimane ancora aperta – ed il nuovo. «La nostra multinazionale – ha dichiarato l’addetta alle vendite – sta puntando alla completa sostituzione, certo non sarà una cosa immediata ma quella è la finalità. Per le cassiere non ci sono problemi in quanto hanno tutte un contratto a tempo indeterminato e quindi svolgeranno un lavoro di assistenza o di altro tipo. In realtà sono invece più tranquille perché prima la responsabilità dei soldi era loro e dovevano rispondere personalmente in caso di problemi, mentre ora tutto quanto passa alla macchina». Anche all’Aldi di via Ravenna è già stato fatto il salto di qualità con l’installazione di tre casse automatiche accanto ad altrettante normali, mentre negli altri due punti vendita ancora non ci sono. «Devo dire che ho sentito solo apprezzamenti da parte dei clienti – riferisce il responsabile – perché vedono snellire molto i tempi dell’attesa». «Confermo quello che dice – aggiunge un giovane operaio entrato per prendersi un pasto veloce pronto – Ho una pausa per mangiare che sfrutto in tutto e per tutto; cerco di mangiare ma anche di riposarmi un po’ e per questo una parte del mio poco tempo disponibile lo recupero così al supermercato».
Rischi e futuro Superate le prime difficoltà d’accesso, compreso il meccanismo del funzionamento, sembra che tutto sia risolto ma c’è ancora un aspetto da considerare: il problema furti. «I furti sono una realtà dalla quale non si può prescindere; ci sono sempre stati e sempre ci saranno anche se con la sorveglianza sono nettamente calati- concordano tutti i responsabili dei supermercati – Ma con queste casse automatiche fai da te, le possibilità di avere i furbetti che ne approfittano evitando di passare il prodotto, aumenta. Ma fatta la legge trovato l’inganno, anche noi ci addestreremo per controllare maggiormente le operazioni di quei clienti». Non sono annunciati cambiamenti al Penny, al Famila, all’Eurospin - che avendo oltre 1.100 punti vendita in Italia sta sperimentando la cosa solo nel Veneto -, e all’Md.
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