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Vandali ai Lidi, gli operatori: «Tanti pagano la maleducazione di pochi»

Katia Romagnoli
Vandali ai Lidi, gli operatori: «Tanti pagano la maleducazione di pochi»

Luana Guietti (Cesb): «Chi viene per fare caos non cerca alternative»

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Lidi Con l’arrivo dell’estate i Lidi si popolano anche di adolescenti in cerca di svago, libertà e divertimento, però quando la noia (se di noi si può parlare, ma è ovviamente riduttivo) prende il sopravvento, non può e non deve trasformarsi in atti di teppismo in spiaggia. Sono diversi gli episodi di vandalismo che si sono susseguiti, tra i Lidi Estensi e Spina, dal mese di giugno scorso, dei quali si sono rese responsabili bande di minorenni, i “maranza”, bande che, tuttavia, rappresentano una minoranza rumorosa, ma isolata, che non incarna il comportamento della maggior parte dei giovanissimi in vacanza, desiderosi di libertà, ma rispettosi dei luoghi che li ospitano.

«Gli stabilimenti balneari sono aperti a tutti – interviene Luana Guietti, dirigente della Cesb, cooperativa degli esercenti balneari dei Lidi Estensi e Spina, nonché segretaria nazionale del sindacato DonnedaMare -, e quelli che seguono la movida organizzano eventi ad hoc anche per i sedicenni. Non so cosa si aspettino gli adolescenti, ma non è che il divertimento sostituisca gli atti vandalici: sarebbe una forzatura. Sono due mondi paralleli che non si incontrano. Voglio aggiungere che i nostri lidi sono tranquilli e che gli stabilimenti balneari offrono occasioni di divertimento per tutte le età».

Dal’acquagym, all’animazione in spiaggia, dai tornei di padel, calcetto, beach tennis e beach volley alle attività in piscina, dalle iniziative laboratoriali legate alle arti grafiche, i Bagni offrono un ventaglio ampio di occasioni di intrattenimento anche per i minorenni. «Io stessa sono mamma di un adolescente e dal 18 agosto con i compagni della squadra di calcio (l’Ostellatese), insieme al mister, andrà a correre sulla battigia, per cominciare la preparazione in vista degli allenamenti autunnali. Lo sport è per loro una forma di aggregazione, socializzazione, divertimento e dopo la corsa ci sta anche di fare un bel bagno in mare».

Numerosi sono i Bagni che ospitano anche i campi solari estivi per teenager e offrono servizi di baby sitting. Per attrarre i giovani sulla costa comacchiese, evitando che si potessero trasferire in Romagna, i Lidi in questi anni si sono attrezzati a organizzare serate di intrattenimento musicale ad hoc, ma «ai minorenni non possono essere somministrati alcolici e quando riescono, cercano di infiltrarsi – commenta Luca Callegarini, presidente della cooperativa degli stabilimenti balneari del Lido Volano, nonché funzionario provinciale di Confesercenti -, entrano nei locali della movida, si affidano a qualche maggiorenne che procura alcolici anche per loro, ma in caso di controlli, sono guai per i titolari. Ecco allora che il servizio d’ordine (buttafuori) di determinati locali, ricorrendo al numero limitato degli accessi, presta attenzione a non far entrare i minorenni. Non è una questione di eventi, perché i cretini ci saranno sempre, anche se si organizzano tornei o eventi mirati. I minorenni – chiude Callegarini -, che vengono per fare casini, cercano un divertimento malato».

Callegarini dubita anche che organizzando eventi specifici riservati a quella fascia d’età più critica (15-17 anni) possa impedire il verificarsi di atti vandalici. Tranciante anche il commento di Nicola Ghedini, presidente provinciale di Cna Balneari, nonché titolare del Bagno Kursaal del Lido Spina. «I ragazzi che spaccano ombrelloni e lettini e non solo in estate sono gli stessi che in inverno distruggono panchine, danneggiano parchi in città, imbrattano monumenti – afferma Ghedini -; bisogna incidere sui genitori. Non è possibile che non sappiano che i loro figli minorenni alle 3 o alle 4 del mattino e non alle 21 di sera, sono ancora in giro. Per la mia generazione il massimo dell’atto vandalico era rubare una mela da un albero. Ora senza motivo, si scatenano con odio e cattiveria a fare danni a un chiringuito e ti sfidano dicendo non sono punibili. In branco si sentono dei fenomeni. Da ragazzo ascoltavo Baglioni, mentre i giovani di oggi ascoltano musica trap che incita all’odio e alla violenza. Se ci sono minorenni fuori controllo, bisogna responsabilizzare maggiormente le famiglie».

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