Ferrara, salasso parcheggi: «Riprenderò il vecchio scooter»
Automobilisti stangati, i primi veri problemi si riscontreranno con il rientro a scuola e in ufficio
Ferrara Da luglio 2025 è scattato il rincaro delle tariffe in diversi parcheggi a pagamento cittadini, con aumenti che in alcuni casi hanno superato il 200%. Una decisione che sta facendo discutere residenti, pendolari e commercianti, e che rischia di ridisegnare le abitudini di mobilità di chi frequenta il centro storico.
Primo fra tutti è il parcheggio “Diamanti” di via Arianuova, con 196 posti disponibili, negli anni si è trasformato in una risorsa strategica per numerose categorie di persone, dai turisti diretti verso la zona rinascimentale della città, ai dipendenti e pazienti della clinica Salus, passando per le attività commerciali vicine o gli studenti della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara.
Fino al 30 giugno parcheggiare al Diamanti costava 50 centesimi l’ora (massimo 2 euro al giorno), con abbonamento mensile a 26 euro e gratuità tra le 20 e le 7. Dallo scorso mese le tariffe sono raddoppiate nella fascia oraria (1 euro all’ora, minimo 60 minuti) e triplicate nella sosta giornaliera (6 euro). Anche l’abbonamento è schizzato a 90 euro al mese. Pagamento esteso fino a mezzanotte, seppur con prezzo ridotto dopo le 20.
Stessi importi anche per il parcheggio di via Kennedy, sebbene qui l’aumento percentuale sia minore: prima costava 0,80 euro l’ora (massimo 3,20 euro), abbonamento a 41 euro. Ora il tetto giornaliero è 6 euro e l’abbonamento è salito a 90.
Se d’estate la pressione resta contenuta, molti temono la stagione autunnale. «Il vero problema sarà da metà settembre, con la ripresa delle scuole e tutti gli uffici a pieno regime - osserva un automobilista incontrato al parcheggio Ex Mof -. A casa ho un vecchio scooter che sto pensando di sistemare e rimettere in strada, finché il meteo lo permetterà. Nei giorni di pioggia e nel pieno freddo dell’inverno, probabilmente a quel punto prenderò l’autobus».
Tra le richieste più condivise c’è quella dei parcheggi scambiatori gratuiti, nelle aree di accesso a nord e sud della città, serviti da navette dedicate al centro. «In altre città esiste già - spiega un’impiegata - e sarebbe utile ai pendolari. Gli autobus scolastici al mattino sono strapieni e spesso non si fermano. Le navette dovrebbero essere riservate a chi lavora in centro, migliorando traffico e qualità dell’aria. Non chiedo siano gratis, ma con un prezzo accessibile a tutti i lavoratori».
Per i lavoratori del commercio la situazione è ancora più pesante. «Parcheggiavo in Rampari San Paolo a 2 euro al giorno - racconta un negoziante di corso Porta Reno - Ora invece è stato inserito nei posteggi a tariffa rossa: una giornata lavorativa intera costa circa 15 euro. Se anche venissi a lavoro in macchina solo due giorni a settimana vorrebbero dire 120 euro al mese, come un abbonamento. Paradossalmente ad oggi, a parità di giornate, mi conviene il Kennedy, che ha un tetto massimo di 6 euro al giorno».
C’è chi invece sta valutando l’abbonamento, pur più salato, anche in vista di eventuali imprevisti meteorologici, sempre più frequenti nel nostro territorio. Una dipendente Inps che arriva da Rovigo spiega: «Spesso giro 15-20 minuti per trovare un posto gratuito, aumentando il consumo di carburante, il traffico e l’inquinamento. Con mio marito – anche lui lavoratore del centro seppur con orari non sempre identici alla moglie – stiamo pensando di fare car pooling e sottoscrivere l’abbonamento al Diamanti sotterraneo: almeno l’auto è protetta dalla grandine».
In attesa che la situazione entri nel vivo delle problematiche riscontrate, Ferrara si trova a fare i conti con una mobilità cittadina in piena trasformazione. Per alcuni il rincaro costringerà a ripensare del tutto gli spostamenti, per altri rappresenterà un incentivo a condividere il tragitto o a cercare alternative più sostenibili. Ma un punto appare chiaro: il parcheggio in centro, da quest’estate, è diventato un lusso da pianificare.
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