Alberone festeggia i 107 anni di Aide Borgatti
L’anno scorso fu operata due volte, ha una mente sveglia e legge i giornali. La sua lunga storia è iniziata nel 1918 a Boston, ha 4 nipoti e 8 pronipoti
Alberone di Cento Quella di oggi (15 agosto) per Alberone, per Cento ma in fondo per tutta la nostra provincia, è una giornata speciale. È infatti annunciata una festa grande in casa Pirani ad Alberone, dove Aide Borgatti proprio oggi taglia il traguardo dei 107 anni di vita. Un’ultracentenaria incredibile, la quale lo scorso anno era balzata agli onori della cronaca perché nell’arco di un paio di mesi era stata sottoposta presso l’ospedale Santissima Annunziata di Cento a due interventi che di solito – ebbero a dire medici e sanitari – si fanno a persone molto più giovani. Aide Borgatti è una signora, dissero i medici che la ebbero in cura, con «una mente lucida e una chiarezza di pensieri e ricordi impressionanti». Le è stato impianto un pacemaker di Cento dal professor Sassone, il quale ci raccontò di come l’ultracentenaria durante l’intervento ha raccontato aneddoti della sua vita. «Le ho detto che ci rivediamo fra una dozzina d’anni per sostituire le batterie».
E da allora a oggi, all’appuntamento dei 107 anni che si celebrano il giorno di Ferragosto in casa ad Alberone insieme ai suoi parenti, «nulla è cambiato, la mamma gode sempre di una buona salute». Lo afferma Fausto Pirani, il più giovane dei figli della signora Aide, titolare della Ferioli Dolciumi di Finale Emila nonché socio dell’associazione Quarto Tempo in quanto dirigente da lungo tempo dell’Alberonese.
Che scorza
La decana dei centenari ferraresi gode di ottima salute, è ancora autosufficiente, ha una mente sveglia, ama guardare la televisione e leggere giornali e riviste. «Si informa ed esprime il proprio parere sui fatti che succedono in Italia e in giro per il mondo. Qualche settimana fa ha trascorso alcuni giorni al mare insieme a noi, al Lido degli Estensi», raccontano ancora i familiari con cui vive. E Aide Borgatti ha anche una storia molto speciale. È nata nel 1918, sul finire della Grande Guerra, a Boston negli Stati Uniti, dove il padre che faceva parte di una nutrita colonia ferrarese, ma soprattutto centese, di emigrati, si era trasferito intorno il 1910. La mamma di Aide lo aveva seguito successivamente. E aveva poco più di quattro anni quando la famiglia Borgatti compie il viaggio di ritorno in Italia, ad Alberone di Cento.
Dal matrimonio di Aide con il marito Gino Pirani, scomparso nel 1996, nascono tre figli: la primogenita Marisa, poi Liviana e infine Fausto. Gino ha sempre fatto l’agricoltore, anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale è stato fatto prigioniero degli inglesi in Africa. Anche Argia ha sempre svolto il lavoro nei campi e fatto la mondina nelle risaie del Piemonte. Poi, come detto, c’è Fausto, il più giovane dei tre fratelli, con una vita attiva nella comunità centese.
L’appuntamento
La festa per il compleanno di Aide Borgatti è un’usanza che ha preso piede solo da una quindicina di anni, «perché fin quando era “agile” le bastavano gli auguri», ha sempre tenuto a ripetere. Ma adesso i familiari sono ben felici di poterla festeggiare con un pranzo e una torta speciale, in un giorno tutto dedicato a lei, dato anche il ragguardevole traguardo raggiunto. Oltre ai tre figli, fra gli eredi che Aide ha visto crescere nella sua lunga vita ci sono quattro nipoti e otto pronipoti, alcuni dei quali sono già genitori di quattro figli. Insomma, una nutrita comitiva di eredi pronta ad accogliere festosamente la loro “nonnina dei record” in occasione dei suoi 107 anni.