La Nuova Ferrara

Copparo Difficile ritrovare in un’unica personalità una cultura poliedrica come quella di Alessandro Tagliati. Alessandro si è spento nel pomeriggio di Ferragosto, piegato da una malattia. Aveva 73 anni, e ancora tanto da dare. Ricordare Alessandro, per chi lo ha conosciuto e per i tanti che gli hanno voluto bene, significa ricordare una pagina fulgida della storia di Copparo, e di Ferrara insieme.

Originario di Coccanile, frazione di Copparo, ma da oltre 30 anni residente a Ferrara, la storia personale e pubblica di Tagliati s’intreccia con alcune delle pagine più significative che riguardano le lotte per diritti considerati “universali”. Prima fondatore della Rete per la giustizia climatica, poi tra i fautori del Forum Ferrara Partecipata, Alessandro è sempre stato il primo con la spada quando in ballo c’erano posizioni da difendere perché “di tutti”. Sindacalista per la Cisl, giornalista, ma prima di tutto uomo curioso, sempre a caccia dell’inedito, molto preparato. Ricercatore, appassionato di storia ma anche grande ascoltatore, non avendo bisogno di mettersi in mostra perché in mostra lo ponevano, come ricorda chi oggi lo piange, la sua preparazione e il suo innato spessore umano.

Le reazioni

«Una persona sempre rimasta aperta alla vita e alle novità – lo ricorda, in lacrime, molto provata, Anna Zonari, già candidata sindaco a Ferrara (proprio con Alessandro nella sua lista) e amica di una vita – attivo nel volontariato e sempre attento ai bisogni delle giovani generazioni».

Insieme alla Zonari, esprimono dolore anche tanti altri amici (di battaglie) persone note per la loro propensione ad esserci quando si tratta di difendere valori comuni, come Corrado Oddi, Luca Artioli, Marina Gionchetti, e anche Giovanni Mazzorana. Infine, ma di certo non ultimo, di Alessandro Tagliati come «di un grande e vero amico» parla l’ex ministro della cultura Dario Franceschini. Ancora da fissare la data dei funerali.

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