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Addio scuolabus a Cento, troppo pochi i bambini iscritti

Francesco Dondi
Addio scuolabus a Cento, troppo pochi i bambini iscritti

Per il capoluogo ne basta uno: risparmio di 64mila euro

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Cento La situazione imporrebbe di aprire un’ampia discussione sulle cause sociologiche che hanno portato ad un epilogo improvviso, ma certamente non sorprendente. A Cento - ma il discorso può essere allargato all’intera Italia - nascono sempre meno bambini e sempre meno bambini frequentano quindi la scuola. Capita quindi che si riducano le classi, che si fatichi a mantenere la dotazione organica di docenti (le recenti soppressioni di classi agli istituti superiori ne sono la testimonianza tangibile) e soprattutto vengano a ridursi certi servizi che per decenni hanno caratterizzato l’obbligo scolastico. L’immagine dei bambini che salgono sul pulmino giallo è simbolica, ma rischia di essere sempre più sfocata. Ne è la riprova la decisione del Comune di tagliare un pulmino fin dal prossimo anno scolastico. Motivo? Nessuna azione politica che possa far discutere o sollevare polemiche, ma la semplice presa d’atto che le iscrizioni sono talmente tanto poche che un pulmino sarà sufficiente per rispondere alle esigenze dell’intera popolazione scolastica del capoluogo. Non c’è quindi bisogno del secondo vettore fornito dal raggruppamento di imprese che vede la Cosepuri di Bologna capofila in collaborazione con la ferrarese La Valle. Loro si erano aggiudicati il bando per il 2024-25 e 2025-26 per poco più di 450mila euro e a fine luglio è stato comunicato la riduzione del servizio. Il Comune, infatti era stato lungimirante, inserendo tra le clausole anche la possibilità di tagliare le tratte. Si tratta di una premura che permetterà al municipio di risparmiare circa 64mila euro, evitando quindi di pagare un servizio senza averne una reale necessità. Da settembre, quindi, si vedrà un solo pulmino aggirarsi per il capoluogo e fermarsi a scuola, segno dei tempi che cambiano, della riduzione delle nascite e - se si vuole - anche della mobilità visti l’invenzione e il grande successo dei Piedibus, servizio gratuito (al contrario del pulmino) che consente ai bambini di arrivare in autonomia, sotto lo sguardo dei volontari che li “scortano”. Ai genitori è chiesto solo di portarli alle fermate e il gioco è fatto: a scuola a piedi, in sicurezza e senza più bus gialli. 

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