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La segnalazione

Trambusto a Fiscaglia. Donna picchiata dalla vicina di casa

Davide Bonesi
Trambusto a Fiscaglia. Donna picchiata dalla vicina di casa

La pensionata aggredita dalla donna a cui per mesi ha dato assistenza: «L’ho aiutata in tutto, esigevo il rimborso delle spese e lei mi ha colpita al braccio»

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Migliarino A far del bene non sempre si è premiati. Lo può ben dire una signora residente nel comune di Fiscaglia, pensionata. Alcuni mesi fa si è presa a cuore i problemi di una donna straniera, la quale doveva trasferirsi in una località vicino alla sua dello stesso comune. Entrata in contatto con questa donna, la pensionata si è offerta di aiutarla e lo ha fatto in vari modi, venendo ripagata però con ferite al braccio e la rottura degli occhiali. E anche con una denuncia ai carabinieri delle autrici di questa violenza fisica.

Facciamo un passo indietro a cinque mesi fa, quando c’è l’incontro fra le due donne e quella straniera che deve trasferirsi nel comune di Fiscaglia che evidenzia le proprie difficoltà, intanto di lingua ma anche pratiche, avendo l’auto che non funziona. «Premetto che da subito ho spiegato che ero disponibile ad aiutarla - ci racconta la pensionata fiscagliese -, ma ovviamente la mia automobile non va a benzina, per cui è stato chiaro fin dall’inizio che mi aspettavo un contributo per le spese sostenute. E sono stati cinque mesi intensi di aiuto per fare diverse cose, dall’acquistare mobili a trovare un lavoro, negli uffici comunali per superare i problemi della lingua e addirittura la spesa, con lei che lamentava problemi fisici così portavo io le sporte. In uno dei viaggi fatti per lei ho anche preso una multa...».

E arriviamo a pochi giorni fa, al giorno di Ferragosto, quando «sono passata a trovarla nella nuova casa chiedendo mi venisse rimborsato quello che avevamo pattuito, per tutta risposta lei mi ha subito aggredito facendomi male al braccio e alla spalla, mentre la suocera da dietro mi ha strappato gli occhiali e me li ha rotti. Io a quel punto sono scappata e per fortuna che ho al mio attivo anche i corsi di autodifesa femminile organizzati anni fa dal mio comune, sono stati utili».

Arrivata a casa, ovviamente scossa, la pensionata era indecisa sul da farsi: «Era ormai sera, ero in panico e una volta a casa ho messo il ghiaccio sul braccio e mi sono calmata, decidendo di non muovermi per paura di fare un incidente visto il mio stato. Ma la mattina dopo ho chiamato i carabinieri, sono andata nella caserma di Massa Fiscaglia, sono stata ascolta ed è stata compilata la denuncia. Poi, naturalmente, ho proseguito per il Pronto soccorso dell’ospedale del Delta perché mi aveva girato il braccio e mi faceva male, anche la spalla. Qui mi sono stati dati sette giorni di prognosi».

Alla fine di tutto questo non c’è una morale: «Sono così di indole, sono portata ad aiutare la gente e da sempre non riesco a dire di no. Ma la mia coscienza è a posto». 

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