La Nuova Ferrara

Ferrara «Sarà in città, dentro le mura» aveva sussurrato la segretaria diverso tempo fa. Nessun luogo svelato, ma adesso inizia a farsi luce sulla prossima Festa dell’Unità di Ferrara. Dal 12 al 21 settembre – le date – al Baluardo di Santa Maria – il luogo –, in viale IV novembre, dove tra una settimana circa prenderà il via la Giostra del Monaco. Il Partito democratico lascia quindi Pontelagoscuro, così come la segretaria Giada Zerbini aveva annunciato le scorse settimane: il motivo è da ricercare in una restrizione da parte della Curia sulla concessione degli spazi. Con piazza Bruno Buozzi off limits, la manifestazione torna quindi a spostarsi dopo quattro anni filati nella frazione nord di Ferrara. Più dentro le mura di così non si poteva, proprio ad un passo dal circolo Pd al Gad, “casa” di Zerbini tra l’altro… pura casualità.
I vertici del Pd cittadino si sono riuniti a più riprese per delineare il programma, definire al meglio l’organizzazione e non lasciare nulla di intentato. In una delle riunioni serali conclusive sono emersi gli ultimi dettagli, con la conferenza di stampa di presentazione che dovrebbe essere convocata per l’inizio della prossima settimana. È lì che verranno svelati appuntamenti, tavole rotonde, eventi musicali; resa nota la grande macchina del volontariato dietro tutta la Festa dell’Unità; annunciati gli ospiti. L’anno scorso, tra gli altri, i vertici dem, il presidente Stefano Bonaccini – protagonista di un siparietto dove ha preso di mira il collega Roberto Vannacci, entrambi freschi di elezione al Parlamento europeo – e la segretaria Elly Schlein. È la stessa Schlein che dovrebbe tornare a Ferrara: un anno dalla passata Festa; un anno e qualche mese dall’incontro al Barco per sostenere la candidatura di Fabio Anselmo nella corsa elettorale. Un po’ un segnale a chi fa della Gad una coccarda di sicurezza da appendere all’abito, un po’ tornare a dialogare nei luoghi da cui il Pd aveva distolto l’attenzione. Dopo la Giostra del Monaco, dal 28 agosto al 7 settembre, viale IV novembre continuerà ad essere popolato: dalla rievocazione storica alla politica, quella dei nuovi del centrosinistra ferrarese però, che di ricordi e passato non vogliono più vivere. 

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