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Saldi estivi a Ferrara, il primo bilancio: «Partiti così così e poi un calo»

Margherita Goberti
Saldi estivi a Ferrara, il primo bilancio: «Partiti così così e poi un calo»

Felloni (Federmoda): «Ma diversi giovani hanno preferito i negozi all’online». Chiusure anticipate per i Buskers: «Sperimentazione, ma sono solo tre giorni»

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Ferrara Iniziati lo scorso 5 luglio, i saldi sono ormai agli sgoccioli: termineranno infatti il prossimo 6 settembre, per cui è già possibile fare un primo bilancio. «Sono partiti discretamente – commenta Giulio Felloni, già presidente provinciale Ascom ed oggi presidente nazionale Federmoda –, per registrare alla fine del mese di luglio un calo del 4.7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le motivazioni sono diverse e si fanno sentire ogni anno sempre di più». La prima è legata al cambiamento delle abitudini del consumatore tipo, attratto sempre di più dalle offerte online e da una serie infinita di messaggi promozionali. «Ma – aggiunge Felloni – quando ordina ad esempio un capo di abbigliamento e se lo trova tra le mani, scopre suo malgrado che difficilmente corrisponde alle descrizioni che lo proponevano: la qualità spesso è scadente, il colore differente e soprattutto se c’è qualche difetto, cambiarlo o sostituirlo diventa un’impresa che richiede tanto tempo. Se il prezzo è più basso rispetto a quanto propone un negozio, sicuramente ne va della qualità e quindi del servizio». C’è un aspetto che con gli acquisti viene meno e che forse molti non ricordano neanche più: «Usufruire dei saldi, oltre a risparmiare – prosegue Felloni – rappresenta poter contare su un rapporto diretto, situazione che si verifica solo nei negozi di prossimità che danno anche la trasparenza dei costi dell’articolo, prima dei saldi e con lo sconto già calcolato».
Sul territorio
Tornando alla realtà ferrarese, quello che invece ha tenuto di più è stato il commercio sul litorale grazie alla presenza dei turisti che nel periodo estivo affollano i Lidi di Comacchio e che in parte scelgono di spingersi nell’entroterra per visitare le città, Ferrara su tutte – anche se restano soltanto per una giornata o brevi periodi, il che non va ad incidere molto sugli acquisti. Vendite fisiche, si diceva, e soprattutto da parte di un pubblico inaspettato: «Un piccolo ritorno della clientela nel negozio – aggiunge Felloni – è rappresentato dai giovani. Abbiamo infatti notato con piacere che stanno lentamente staccandosi dagli acquisti online convulsivi, in cerca di una nuova eleganza e ricercatezza e per questo se devo fare una distinzione fra chi ha usufruito dei saldi devo ammettere che una notevole presenza è stata rappresentata proprio dai più giovani». I commercianti, oltre a contare sul ricavato dei saldi e degli acquisti dei turisti, puntano sugli eventi che la città propone durante l’estate. Uno di questi, che si terrà nei prossimi giorni, è il Festival dei Buskers, ma anche qui c’è il rovescio della medaglia. Se da un lato si spera in un afflusso notevole di persone che potrebbero essere anche eventuali clienti, quest’anno c’è la novità della chiusura alle 19 del centro storico con una mezz’ora in meno di possibilità di vendere. «È una sperimentazione – conclude Felloni – ed in fondo si tratta solo di tre giorni; vedremo cosa accadrà anche se ho sentito parlare di possibili agevolazioni per noi negoziati». 

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