Comacchio, la musica scaccia le nuvole per l’anteprima Buskers Festival
Tra le vie del centro della “Piccola Venzia” tanti ritmi per incantare turisti e visitatori
Comacchio Dopo aver lasciato tutti con il fiato sospeso, l'attesa anteprima del Ferrara Buskers Festival, giunta nella Piccola Venezia alla sua 31ª edizione, è andata, ieri sera, regolarmente in scena, accendendo l'atmosfera del centro storico, a ritmo di tango, musica latina, jazz, rock, rap, pop e di altri generi musicali.
La musica, linguaggio universale per antonomasia, ha allontanato le nuvole dense di pioggia che, per tutta la giornata avevano tenuto sotto assedio la città lagunare. Diciotto le formazioni che si sono esibite tra gli angoli ricchi di fascino e di storia del centro comacchiese, in rappresentanza di diversi Paesi e stili.
Sul palcoscenico naturale del Trepponti, il Sud America era di casa con il tango ed i ritmi latini di Junta Vecinal, un trio musicale, che ha trascinato i turisti accorsi in uno spettacolo carico di sensualità, colori e suggestioni. La minaccia di un nuovo acquazzone estivo ha scoraggiato qualcuno, ma resiste l'appeal di un festival di strada di rilievo internazionale, nato dall'idea di Stefano Bottoni, diretto oggi, con altrettanti impegno e passione dalla figlia Rebecca.
Insuperabile UllerBand, davanti alla Torre dell'Orologio, con un'esibizione che ne vale dieci. Uller, clown musicista, fondatore di due compagnie circensi e musicista teatrale, ha catalizzato attorno a sè un pubblico numeroso che, ha accompagnato, a suon di battiti di mani, uno spettacolo basato su musica e comicità. Tra i vicoli circondati da ponti e canali del quartiere del carmine, Garibaldi, all'anagrafe Simone Alessio, ha coinvolto i passanti con ritmi folk balcanici, calati su testi filosofici, carichi di ironia. La sua musica era stata accolta già in scuole, teatri, ospedali, festival. Il cuore del jazz batteva nella vicina via Cavour,con Mavy Fly Jazz, un quartetto che ha concentrato gran parte della propria esibizione sull'improvvisazione, attingendo anche dal blues e dal swing, per creare sorprese e stupore.
Anche quest'anno, gli artisti di strada hanno regalato ai turisti in vacanza ai lidi e a chi è accorso da altre località, un'anteprima ricca di magia ed emozioni andata in scena da via Buonafede al Duomo, sino al Municipio e oltre.
A Ferrara Da mercoledì a domenica, invece, gli artisti di strada si rimpossesseranno del centro storico cittadino. La 38esima edizione del Ferrara Buskers Festival è ormai dietro l’angolo, sono attesi per l’occasione 259 artisti provenienti da 19 Paesi diversi.
La formula, fedele allo spirito originario ideato nel 1988 da Stefano Bottoni, rimane quella che ha reso la manifestazione unica: oltre 60 spettacoli ogni sera tra le piazze e i vicoli, rigorosamente dal vivo e senza amplificazioni troppo invasive, in armonia con la città.
A fianco delle esibizioni musicali, non mancheranno giocoleria, magia, acrobazie, talk, laboratori, street food e il tradizionale mercatino di artigianato in corso Porta Reno. L’apertura ufficiale, prevista per mercoledì alle 18, vedrà la presentazione dei novanta gruppi selezionati tra quasi 800 candidature. Ben 121 sono gli artisti under 35, a conferma della vitalità e dell’attrattiva internazionale del festival. Tra le novità di quest’anno, il debutto di musicisti provenienti da Taiwan e Canada e il ritorno di paesi come Australia, Corea del Sud, Russia e Giappone.
Non mancheranno gli eventi collaterali. Tra le novità anche il Premio Gianna Nannini, riconoscimento destinato a chi incarna coraggio e passione nella musica di strada. Il primo a riceverlo sarà TribalNeed, artista capace di fondere elettronica e percussioni con energia e originalità. Sul fronte delle arti visive, sono quattro le mostre organizzate: dai ritratti dinamici di Joe Oppedisano alla retrospettiva sul fotografo Bruno Droghetti, fino ai bozzetti storici dei manifesti del festival.