Microdiscariche nelle case vuote a Berra: le bonifiche pubbliche continuano
Il Comune e Clara all’opera tra lastre d’amianto e rifiuti pericolosi
Berra Quando il privato è latitante spetta al pubblico subentrare per garantire il bene comune. Berra è ormai diventato un caso di scuola sul fronte delle abitazioni abbandonate e delle relative microdiscariche che si trovano nelle vicinanze. Impossibile stabilire chi le abbia create, impossibile anche talvolta trovare il proprietario delle aree a cui spetterebbe – per legge – il mantenimento in ordine e decoro. «Campionamento ed analisi di rifiuti pericolosi rilevati all’atto dello smassamento di quanto presente nel sito, con accantieramento, raccolta rifiuti elettronici pericolosi quali televisori, monitor, rifiuti elettronici pericolosi, frigoriferi, ed ancora, raccolta rifiuti non pericolosi quali imballaggi misti, rifiuti ingombranti, raccolta rifiuti di Amianto in lastre e spezzoni». Questo è a esempio l’elenco del materiale che Clara, su determina dell’amministrazione comunale di Riva del Po, dovrà smaltire nell’abitazione che si trova in via Ponte Punzetti a Berra. Il preventivo di spesa parla di 25.880 euro, IVA compresa, cifra che poi l’amministrazione comunale potrà rivalere sui proprietari, ammesso che ci siano. Si tratta di un’altra delle bonifiche su area privata che la Giunta Simoni ha imposto da quando si è insediata, portando la cifra complessiva di bonifica a circa 100mila euro. Una cifra non banale ma che certifica quanto le micro discariche siano un problema oggettivo e diffuso nel territorio. E tra le case “perseguitate” ma non ancora completamente bonificate, giusto per fare un altro esempio concreto, manca quella di via Albersano a Berra, dove sono ancora ben visibili una automobile inutilizzata da tempo e alcune lastre di eternit.
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