Ferrara Buskers Festival 2025. Chi sono gli artisti
Sono 259 gli artisti di strada da tutto il mondo che si esibiranno tra le vie del centro storico. Grande protagonista la musica con 121 buskers, ma c’è anche un maestro di murales 3D
Ferrara La città di Ferrara torna a trasformarsi in un palcoscenico a cielo aperto. Da questa sera (27 agosto) e fino a domenica, il cuore del capoluogo estense sarà animato dal Ferrara Buskers Festival, il più grande evento internazionale dedicato all’arte di strada. Per cinque serate, vicoli, piazze e scorci del centro storico ospiteranno le esibizioni di ben 259 artisti provenienti da ogni angolo del mondo, pronti a stupire il pubblico con musica, magia, giocoleria e creatività senza confini.
Musica
Tra i protagonisti, 121 musicisti, portatori di un mosaico di sonorità che spazia dalla world music al pop, dal jazz al blues, passando per folk, indie e rap. Un’offerta che punta a soddisfare ogni gusto, dimostrando come la musica di strada sia capace di abbattere barriere e di creare un dialogo universale con chi ascolta, che sia turista o ferrarese legato alla rassegna.
Differenti arti
Ma il festival non è soltanto musica. L’anima dei buskers è fatta di sorprese, di arti che escono dagli schemi e che invitano lo spettatore a rallentare il passo, lasciarsi stupire e tornare un po’ bambino. Quest’anno il cartellone è ricco di talenti che raccontano la varietà di linguaggi possibili, dalla pittura all’illusionismo, dal circo contemporaneo al teatro per famiglie.
C’è lo spagnolo Toni Ortiz, maestro dei murales 3D, pronto a disegnare sul pavimento illusioni ottiche che catapultano in mondi paralleli: basterà uno scatto fotografico per sentirsi dentro a scenari irreali. Dalla Francia arriva invece The Street Dreamers, alias Ines, giovane percussionista che trasforma oggetti di uso quotidiano in strumenti sorprendenti: padelle, secchi e perfino giocattoli diventano parte di una performance scatenata e piena di energia.
Il viaggio prosegue in Asia con Xiao Hei, artista del fuoco e del cubo di Rubik da Taiwan, capace di unire danza, magia e interazione con il pubblico in uno show che mescola adrenalina e poesia. Dalla Romania giunge Stefan Florescu, giocoliere ed equilibrista che porta in scena numeri mozzafiato tra palloni da basket, ombrelloni di sette metri e giochi di destrezza che lasciano senza fiato. Dalle Marche arrivano invece gli italiani di Omonima Circo, con lo spettacolo “Tandem”, un viaggio sospeso tra i tessuti aerei, dove leggerezza e forza si fondono in un’atmosfera di pura meraviglia.
Illustrazioni
Ferrara ospita anche poeti e illustratori. È il caso di Walter Lazzarin, il “scrittore per strada” che dal 2015 gira l’Italia con una macchina da scrivere, regalando racconti e pensieri unici composti sul momento. Accanto a lui, l’illustratrice Sara Fabi Cannella, in arte Linea.retta, che torna con i suoi tattoo temporanei: piccoli segni d’inchiostro che parlano di chi li indossa e che spesso diventano ricordi indelebili, almeno nel cuore.
Per i più piccoli
Ad accompagnare la fantasia delle nuove generazioni - e non solo - c’è la compagnia estone Tricktrek Theater, che attraverso un piccolo castello scenico racconta storie misteriose e avvincenti come quella di Kuthi, dove le nozze della figlia di un re vengono sconvolte da guerrieri antichi. E poi ancora Mago Bollicino, al secolo Daniele, che con le sue bolle di sapone giganti, fumanti e persino infuocate, mescola comicità, palloncini e tecnica teatrale, regalando uno spettacolo dove la fantasia diventa protagonista assoluta. Non mancano le famiglie d’arte: come la spagnola Circus Family on the Road, mamma, papà e tre figli che hanno scelto di vivere di spettacoli itineranti tra magia, clownerie, giocoleria e musica dal vivo.
Il Ferrara Buskers Festival si conferma così un caleidoscopio di arti e linguaggi, una festa che abbatte i confini tra palco e pubblico, tra artista e spettatore. Per cinque serate Ferrara diventa capitale mondiale della creatività all’aperto: una città che si lascia attraversare da suoni, immagini, colori e storie, capace di ricordare a tutti i visitatori la bellezza dell’incontro improvviso e dell’arte che nasce a pochi passi dai nostri occhi.
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