Abusi nell’asilo del Ferrarese, il Comune vicino ai bambini per superarli
Unione Valli e Delizie, attivato da tempo il percorso di supporto alla crescita
Unione Valli e Delizie C’è sempre stato un denominatore comune che ha mosso coloro che si sono spesi dopo il caso dei minori dell’asilo abusati da un giovane, poi condannato per violenza sessuale: «La tutela dei bambini e il sostegno alle loro famiglie». Una «priorità» anche per il Comune dell’Unione Valli e Delizie di cui il servizio educativo fa parte.
Il progetto
«Proprio per questo – scrive l’amministrazione –, fin dai primi momenti successivi ai fatti e alle richieste dei genitori, il Comune, insieme ad Azienda Usl di Ferrara (servizio di Neuropsichiatria infantile e Uoc Psicologia clinica e di comunità), Asp e scuola elementare – ha scelto di attivare un percorso strutturato e pubblico, con il coinvolgimento esclusivo di professionalità specialistiche degli enti istituzionali competenti, evitando il ricorso a interventi privati frammentati. Il progetto “Percorso di supporto alla crescita”, presentato pubblicamente nell’incontro del 20 novembre 2024, prevede: spazio di ascolto gratuito per i genitori, con possibilità di contatto diretto con psicologi del Centro per le famiglie e, se necessario, attivazione immediata di una presa in carico da parte dei professionisti Ausl (psicologi clinici e neuropsichiatri infantili); formazione per insegnanti ed educatori per riconoscere segnali di disagio e rafforzare la rete di protezione; incontri di confronto e sostegno con le famiglie; laboratori educativi e attività di continuità per i bambini coinvolti nel passaggio tra ordini di scuola.
Alcune di queste azioni sono già state attivate: incontro presso il Centro per le famiglie in data 16/05/2024, rivolto alle famiglie, con la partecipazione delle pediatre, della psico-pedagogista del Centro e del sindaco, con l’obiettivo di promuovere le attività di supporto offerte dal Centro (ancor prima dell’accordo al fine di dare un segnale immediato); incontro pubblico di presentazione del progetto alle famiglie (20/11/2024); gestione dello spazio di ascolto presso il Centro per le famiglie, con a disposizione la figura di una psico-pedagogista; formazione specifica per insegnanti ed educatori a cura dell’Ausl».
Il Comune non è rimasto a guardare, dunque, facendo l’elenco delle varie attività messe a terra: «Desideriamo sottolineare – è la specifica risposta che ci arriva dal Municipio – che, nonostante la capillare diffusione di queste iniziative, la partecipazione delle famiglie è stata molto limitata e gli strumenti messi a disposizione hanno registrato pochi accessi. Di conseguenza, non è stata possibile una reale sperimentazione dei servizi e degli strumenti offerti». Poi l’avviso: «Il percorso è tuttora aperto e disponibile – spiega il Comune –: le famiglie possono rivolgersi allo spazio di ascolto per avviare un colloquio e, se necessario, essere indirizzate ai servizi specialistici Ausl con priorità. Ribadiamo il nostro impegno a continuare insieme questo lavoro, perché crediamo che solo una rete forte, pubblica e competente possa dare risposte adeguate in una situazione tanto delicata».
Arriva anche una specifica: «Si precisa che il Comune non può finanziare percorsi psicologici personalizzati per i singoli bambini, effettuati da professionisti privati – come era stato proposto inizialmente da alcuni genitori, ndr –, in quanto tali interventi sono garantiti dal Servizio sanitario nazionale. Eventuali attività di supporto rivolte ai bambini all’interno dei progetti devono comunque rispettare le normative sulla privacy e la protezione dei dati personali. Il Comune può invece sostenere progetti di educazione affettiva e attività di supporto rivolti a intere classi o a gruppi più ampi, coinvolgendo bambini, insegnanti e famiglie, garantendo la tutela dei dati e delle informazioni sensibili dei partecipanti. Il progetto in questione rappresenta uno sforzo concreto per costruire una rete tra le istituzioni locali».
Progetto per il quale «il Comune ha messo a disposizione, in favore della scuola primaria, significative risorse per sostenere il progetto e che saranno utilizzate per progettazioni, in fase di definizione, durante il prossimo anno scolastico».
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