Ai Lidi la spiaggia è sempre più corta: «Sono da rivedere anche i canoni»
Gli operatori chiedono attenzione. E sollecitano la Regione ad accelerare gli interventi
Lido Volano «Abbiamo tolto il campo bocce per fare spazio agli ombrelloni della domenica, ma la situazione rimane critica. Ogni mattina all’alba, quando ci svegliamo, dobbiamo reinventarci l’area di ombreggio. È tutto un gioco, anzi un lavoro di cava e metti. Alla sera rimuoviamo la postazione del bagnino, per evitare che durante la notte finisca in acqua e la ripiantiamo al sorgere del sole. Ad inizio stagione avevamo un’area di ombreggio con 200 ombrelloni, già fortemente ridimensionata rispetto al 2017 e dopo la mareggiata del 28 e 29 agosto possiamo lasciarne solo una settantina». Traspaiono rabbia ed amarezza nelle parole di Silvano Veronesi che, con la figlia Federica, gestisce lo storico Bagno Isa del Lido Volano. L’ultima domenica di agosto, fortunatamente baciata dal sole, è stata accompagnata dall’affetto e dalla solidarietà dei turisti, i quali, comprendendo le difficoltà, hanno saputo adattarsi alla rimodulazione della spiaggia, andando ad occupare un’area del Bagno Isa destinata, sino a qualche giorno fa, allo sport.
Restano sulla spiaggia le ferite inferte dal mare che, il 28 agosto, ha fatto prepotentemente irruzione, divorando la duna posta a sud del Bagno Isa, in cui stazionavano coloro che optavano per la spiaggia libera. L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione civile si è già mobilitata, facendo sapere che arriverà sabbia di rinforzo, per consentire alla stagione balneare di proseguire e terminare con il minor disagio possibile. Al Lido di Volano gli operatori attendono l’intervento del Sabbiodotto, ma in presenza di turisti nessun cantiere può essere avviato. «Paghiamo canoni demaniali per 6.400 metri di concessione - chiude Veronesi -, ma ne sono rimasti a disposizione la metà. Attraverso il consorzio chiederemo una riduzione dei canoni».
In sofferenza anche la zona sud del Lido di Spina, dove ai Bagni Mirko, Patrizia, Holiday, Sabbiadoro e Piramidi, con l’ultima mareggiata, sono venuti meno dai 20 ai 40 metri lineari di arenile. «Questa volta il mare ha mangiato parecchio - spiega Nicola Ghedini, titolare del bagno Kursaal del Lido Spina, neoeletto presidente regionale di Cna Balneari -; ci sono grossi disagi non solo perché la spiaggia si è ridotta, ma anche perché gazebo e chiringuiti sono a rischio. Quest’anno il mare non ci ha risparmiato. È una problematica comune a tutti i Lidi. Nella mia veste chiederò alla Regione la convocazione di un tavolo urgente, per la messa in sicurezza invernale della costa, per disporre in cascina, attraverso un adeguato rinascimento, la sabbia a tutela dell’inverno e utile da spianare per la prossima stagione».
«Dopo che nella notte tra il 23 e il 24 agosto la costa è stata colpita da mareggiate e temporali violenti, che hanno causato danni significativi al litorale, la Regione faccia il punto anche sui piani antierosione». Lo sollecita il gruppo FdI in viale Aldo Moro, chiedendo che la giunta chiarisca «quali interventi sono previsti per contrastare l’erosione costiera, sia a breve che a medio termine, e se esistano piani strutturati di protezione delle spiagge e del litorale».
I consiglieri Fausto Gianella (primo firmatario), Marta Evangelisti e Alberto Ferrero ricordano nella loro interrogazione che «tali eventi hanno portato a un’erosione consistente delle spiagge con perdita di metri di arenile in poche ore in alcune località, tra cui i Lidi di Spina e delle Nazioni. Le mareggiate e le piogge intense, in particolar modo sulla costa romagnola, hanno provocato anche allagamenti di strade e difficoltà di accesso per residenti e turisti, compromettendo la normale fruizione delle località balneari».
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