La Nuova Ferrara

Ferrara È stato necessario l’uso del taser affinché i carabinieri riuscissero ad avere la meglio sull’uomo considerato l’aggressore dell’avvocato Gianluca Bonazza e di sua moglie.  L’uomo è stato arrestato oggi pomeriggio (3 settembre), proprio mentre si trovava ancora nei pressi dell’abitazione di Bonazza. Solo che questa volta sul posto c’erano anche i militari a osservarlo e a un certo punto hanno deciso di intervenire per un controllo. La situazione si è però scaldata parecchio quando l’uomo – ritenuto essere uno spacciatore attivo nella zona, pare con l’aiuto di una donna – ha reagito, opponendo violenta resistenza ai carabinieri. Vista anche la stazza dell’uomo, l’aggressività e la violenza usata, i militari hanno azionato la pistola a impulsi elettrici per bloccarlo e poterlo arrestare per l’ipotesi, a quanto risulta al momento, di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. 

Solo lunedì sera l’uomo si era reso protagonista di una brutale aggressione ai danni dell’avvocato Bonazza e di sua moglie. Il primo lo aveva rimproverato dopo averlo sorpreso a urinare in strada e per tutta reazione il pusher li aveva seguiti fino a casa loro e poi aveva afferrato la moglie di Bonazza – anche lei avvocato – per i capelli. Bonazza aveva preso un tondino di ferro rimasto dopo dei lavori di ristrutturazione cercando con quello di spingere l’uomo oltre il cancello. Era stato però disarmato e l’uomo si era impossessato del tondino per poi percuotere con quello l’avvocato alle gambe e alle braccia. Chiesto l’aiuto al 112, dopo una mezz’ora era arrivata la Polizia locale, ma ormai l’aggressore se n’era già andato. Così come se n’era già andato anche a inizio luglio, quando era intervenuta una Volante della Polizia di Stato dopo che Bonazza, come da lui stesso raccontato, era stato minacciato di morte solo perché il suo cane aveva abbaiato.