Vestiti rubati prima del red carpet, Elda sfila a Venezia indossando lenzuola
La disavventura di Elda, ex studentessa Unife, alla Mostra del Cinema
Ferrara Una valigia sparita, un red carpet da affrontare e un’idea tanto folle quanto geniale: così Elda Calabrese, artista lucana con un passato di studi all’Università di Ferrara, si è trasformata suo malgrado in protagonista di uno degli episodi più curiosi e commentati della Mostra del Cinema di Venezia. Domenica scorsa l’artista era stata invitata a sfilare sul tappeto rosso dell’Excelsior, uno degli eventi più attesi e glamour della kermesse lagunare, dove in questi giorni si alternano star, influencer e personalità del mondo dell’arte e dello spettacolo. Viaggiava in treno da Milano con due amiche, con sé la preziosa valigia contenente abito, scarpe e accessori per l’occasione. Un bagaglio sistemato sopra la testa, nel vano portavalori, che però al momento della discesa dal convoglio… non c’era più. Il sospetto è che il furto sia stato opera di più persone, probabilmente in due, agendo con destrezza e approfittando della distrazione dei viaggiatori. «Ma come è stato possibile?!» si chiede ancora l’artista, combattuta tra sconcerto e dolore per la perdita. Un episodio che lascia l’amaro in bocca e che ha dato avvio alle procedure di denuncia, mentre resta la consapevolezza di aver perso oggetti non solo preziosi ma anche legati a un momento speciale della sua carriera. Il panico è stato immediato: senza abito e accessori, la partecipazione all’evento sembrava compromessa. Alle 17 l’attendeva il primo incontro e la sera l’ingresso ufficiale sul red carpet. In albergo, però, la trovata: priva di alternative e con i negozi ormai fuori portata, Elda ha trasformato le lenzuola della stanza in un vestito improvvisato, fermandolo in vita con un elastico per capelli. Un colpo di creatività che ha sorpreso e divertito gli ospiti della Mostra. Ai piedi, invece dei tacchi, stivali; sotto il vestito, “quasi niente”, come ha scherzato la stessa artista: «Per fortuna almeno le mutande le avevo».
La vicenda ha fatto rapidamente il giro dei social, dove amici e conoscenti di Ferrara – città in cui Elda ha vissuto alcuni anni per studiare – hanno manifestato solidarietà ma anche grande divertimento per la sua ironia contagiosa. Certo, resta l’amarezza per il furto subìto e per gli oggetti perduti, ma non la simpatia né la capacità di trasformare un imprevisto in performance. Un episodio che, a memoria, non trova precedenti: mai prima d’ora il tappeto rosso veneziano aveva accolto un abito… d’albergo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA