Ecco la monoposto elettrica targata Unife
Ferrara Squadra Corse ha presentato la Fsc E-01 con cui parteciperà alla Formula Sae. Gli studenti: «Un primo sogno che si realizza. Ora testa alle gare dal 10 al 14 settembre»
Ferrara Ferrara si tinge di blu elettrico. È stata presentata ieri la monoposto elettrica da corsa realizzata dal team Ferrara Squadra Corse dell’Università di Ferrara: la Fsc E-01. Un progetto ambizioso che coinvolge quaranta studenti provenienti da quattro dipartimenti – Ingegneria, Architettura, Economia e Management, Matematica e Informatica – coordinati dai docenti Emiliano Mucchi, Michele Pinelli e Alessio Suman.
La vettura rappresenta una delle innovazioni più avanzate uscite dai laboratori dell’ateneo e sarà schierata per la prima volta al campionato di Formula Student, in programma dal 10 al 14 settembre al circuito di Varano de’ Melegari (Parma). Con i suoi 140 cavalli distribuiti su un peso di 300 chili, la monoposto promette «accelerazioni brucianti» grazie a un sistema di quattro motori elettrici – uno per ogni ruota – alimentati da un pacco batterie modulare al litio, sviluppato e gestito interamente dal team.
«La vittoria è oggi, ancora prima della gara», ha dichiarato il direttore del Dipartimento di Ingegneria, Cesare Stefanelli, sottolineando l’importanza di un percorso che ha richiesto tempo, denaro e determinazione. La Regione Emilia-Romagna, lo scorso anno, aveva destinato 50mila euro all’Università di Ferrara, parte di un investimento complessivo di 400mila euro per il progetto Formula Sae.
Il docente Emiliano Mucchi ha ripercorso le origini: «Siamo partiti nel 2019 quando una decina di studenti, guidati da Christian Falavena, ci chiesero di aderire al progetto. Per mesi è rimasta un’idea, poi con l’arrivo di nuove richieste e tesi dedicate abbiamo creato corsi specifici. Dal 2019 a oggi, 130 studenti si sono alternati, contribuendo alla crescita di questa realtà. Nel 2023 avevamo solo il progetto, oggi presentiamo la vera monoposto che correrà in pista».
Un lavoro collettivo, dove ogni dettaglio è stato curato dagli studenti. «Ogni elemento, eccetto i componenti imposti dal regolamento, nasce da una nostra idea – ha spiegato il team leader Falavena –. Abbiamo sviluppato elettronica, aerodinamica e bilanciamento pesi guardando ai competitor ma restando fedeli alle nostre possibilità».
Il prorettore alla Terza Missione Enrico Bracci ha sottolineato il valore formativo: «Questa è la prospettiva futura di un’università moderna, capace di dialogare con imprese e territorio e di fare da trampolino di lancio per i talenti degli studenti». Parole ribadite dal vicesindaco Alessandro Balboni: «Quando vi affaccerete al mondo del lavoro, le competenze acquisite in progetti come questo saranno fondamentali».
Il progetto rappresenta un ritorno alle origini per l’ateneo estense. Come ha ricordato Alessio Suman, «Unife nel 2002 fu la prima università italiana a partecipare a questa competizione, classificandosi 23ª su 40. Il 3 settembre 2003 presentammo la prima monoposto modificata: non a caso oggi abbiamo scelto questa data, in omaggio a quell’esperienza. Dal disegno su una lavagna siamo arrivati alla vera monoposto ufficiale».
Tra i protagonisti anche chi ha contribuito con il proprio percorso di studio. Francesco Guerzoni ha dedicato la tesi alla progettazione della barra antirollio, mentre Fabio Travagli, oggi caporeparto elettronica, ha sviluppato il sistema di gestione delle batterie: «Non è consuetudine per un team al primo anno, ma volevamo gestire tutto noi. Abbiamo scelto un sistema a cassetto per rispettare le norme di sicurezza».
A guidare la vettura in pista ci saranno Camilla Ferrari, Alessandro Murru, Alberto Stocco, Tiziano Mancino e Giovanna Peretti. Il costo complessivo del progetto è stimato attorno ai 150mila euro, cifra che comprende componenti e attrezzature.
Ora lo sguardo è puntato su Varano de’ Melegari, dove la monoposto blu affronterà le prove statiche e dinamiche del campionato mondiale. Per il team, però, la vera vittoria è già arrivata: aver costruito un sogno concreto, mettendo insieme passione, competenze e orgoglio ferrarese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA