Il centro giovanile di Marzabotto intitolato a Federico Aldrovandi
La sindaca Cuppi: «Da sempre siamo vicini alla famiglia e agli amici»
Marzabotto (Bo) Ieri il Comune di Marzabotto, dopo aver accolto a Monte Sole nella mattinata la manifestazione “Fermiamo la barbarie”, organizzata dalla Cgil a sostegno della Global Sumud Flotilla e per la pace in Palestina, nel pomeriggio ha dedicato il proprio centro culturale giovanile a Federico Aldrovandi.
La Nuova Ferrara, presente alla cerimonia di intitolazione, alla quale hanno partecipato anche Andrea Boldrini, Matteo Parmeggiani e Tommaso Lanzoni del Comitato Federico Aldrovandi 2005-2025, ha chiesto alla sindaca Valentina Cuppi il motivo di questa scelta.
«Noi da Marzabotto siamo sempre stati vicini alla famiglia e agli amici di Federico. Molte volte abbiamo preso parte alle iniziative a lui dedicate a Ferrara. Io stessa sono stata volontaria in occasione del concerto che ne ricordava la morte il 25 settembre di 20 anni fa. Credo che Marzabotto, medaglia d’oro al valore per la lotta di liberazione, abbia il dovere di difendere e promuovere ogni giorno la giustizia. Se in un Paese democratico succede che un ragazzo viene ucciso da chi ci dovrebbe proteggere, dalle forze dell’ordine, da degli agenti di polizia, debba alzarsi forte la voce di chi ogni giorno costruisce azioni di pace, come facciamo noi qui, per fare in modo che tutto questo non succeda più».
Cuppi parla anche della richiesta di giustizia per Federico: «Chi manifestava per Federico è stato tacciato di essere contro la polizia, questo non è assolutamente vero, perché le forze dell’ordine sono quelle a cui dobbiamo dire grazie perché ci permettono di vivere in un Paese democratico, ma chi sbaglia indossando la divisa va riconosciuto come criminale. E noi siamo stati vicino alla famiglia e agli amici perché fosse garantita la verità».
Ora Marzabotto ha un c’è un centro per ricordare: «Sono passati vent’anni e siamo molto felici di celebrare questo anniversario con una dedica alla memoria di Federico. Il Centro Giovanile ospita tante attività di inclusione accogliendo ragazzi da tante zone dove c’è meno offerta culturale. Ci sono laboratori di musica hip-hop, murales, costruzione di mobili per la biblioteca, supporto per i compiti e tutto ciò che può stimolare relazioni positive e senso di comunità, investendo in modo proficuo il proprio tempo. Io ho frequentato questo centro e sono contenta che oggi continui a vivere, nel nome di Aldrovandi».
Presente anche il consigliere regionale del Pd Paolo Calvano, sceso in campo per il torneo “Montesole Cup” che ha visto sfidarsi le squadre I Regaz di Marzabotto, Curva Ovest Ferrara, Bologna Urb 74 e gli Amici di Aldro.
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