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L’episodio

Lido Nazioni, giudice di gara salvato dal bagnino: 20 minuti di massaggio cardiaco

Katia Romagnoli
Lido Nazioni, giudice di gara salvato dal bagnino: 20 minuti di massaggio cardiaco

La testimonianza: «Ha accusato un gravissimo malore, è stato un miracolo»

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Lido Nazioni Malore improvviso: giudice di gara salvato nel villaggio turistico Hotel Club Spiaggia Romea del Lido Nazioni, grazie all’intervento provvidenziale del bagnino, in servizio in piscina. Sono stati attimi di paura, sabato pomeriggio nella struttura ricettiva della costa, nella quale era in corso una manifestazione cinofila, quando uno dei giudici di gara, un 58enne tedesco, Michael Dippel, si è improvvisamente accasciato, mentre si trovava al bar principale del villaggio. L’intervento immediato del bagnino, Jacopo Zappaterra, impegnato a sorvegliare i turisti che si stavano concedendo un bagno di fine estate in piscina, è stato determinante per conferire un lieto fine all’episodio, che aveva lasciato tutti sotto choc.
Zappaterra, dopo aver afferrato uno dei due defibrillatori in dotazione nel villaggio turistico si è precipitato nel bar, mettendo in funzione il prezioso strumento salvavita e cominciando a praticare il massaggio cardiaco. In suo aiuto sono accorsi due infermieri in vacanza, alternandosi nelle operazioni di rianimazione cardiopolmonare, per effettuare le quali tanto il bagnino, quanto i due sanitari erano ben addestrati. Le manovre sono proseguite per 20 minuti, sino all’arrivo dell’automedica e dell’ambulanza del 118, chiamate subito dopo l’attivazione dell’emergenza, dal personale interno alla struttura. L’azione coordinata del bagnino con i due infermieri in ferie e degli operatori del 118, ha permesso di mantenere le funzioni vitali del 58enne. Il medico dell’automedica, constatata la gravità del malore improvviso che aveva colpito il giudice di gara in un momento di pausa, mentre si trovava al bar, ha ritenuto di allertare anche l’elisoccorso, atterrato in un’area verde adiacente al maneggio dei cavalli bianchi di razza Delta-Camargue. Una task Force di operatori sanitari si è così presa in carico la gestione dell’infartuato. Nel frattempo altre persone, raggiunte telefonicamente dalla segnalazione della applicazione Dae Respond, avevano cercato di raggiungere, nel minor tempo possibile il luogo in cui si era verificato il grave malore.
Dopo tentativi ripetuti di ripristino del battito cardiaco, al 58enne tedesco è stata anche somministrata adrenalina in fleboclisi. Finalmente, dopo minuti che sono parsi interminabili, l’uomo ha cominciato a lanciare i primo, importanti segnali di risposta alle incessanti manovre di rianimazione cardiopolmonare attuate a lungo, dapprima dal bagnino e dai sanitari in vacanza e successivamente dal personale del 118. Una volta stabilizzato, il giudice di gara è stato caricato a bordo dell’elisoccorso e trasportato, con codice di massima gravità, al pronto soccorso dell’ospedale di Cona. L’episodio dimostra, ancora una volta, quanto siano fondamentali, nelle strutture ricettive turistiche, per salvare vite umane, la presenza di un defibrillatore e di personale addestrato a praticare manovre di rianimazione.
L’intervento
«Desidero ringraziare di cuore, a nome della struttura, in primis il bagnino Jacopo Zappaterra, che con coraggio e competenza ha praticato il massaggio cardiaco senza mai fermarsi, sino all’arrivo dei soccorritori, gli ospiti Susanna Bartoli e Luca Ciciolla, che con la loro professionalità hanno supportato Jacopo a gestire l’emergenza. Un grazie sentito va allo staff di Spiaggia Romea, a partire da Irene Ascanelli – dichiara la direttrice Francesca Santonastaso-, che ha gestito l’emergenza in modo impeccabile. Estendo il sincero ringraziamento al personale del 118 e dell’elisoccorso, per aver gestito con professionalità e competenza straordinaria la situazione, estremamente critica. È stato un esempio meraviglioso di collaborazione e di umanità, che ci rende tutti orgogliosi». Da ultimo, «personale e famiglia Mazzoni augurano a Michael Dippel un pieno e pronto ristabilimento. Un pomeriggio di fine estate al Lido Nazioni avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, se il cuore grande, il coraggio e la mano tesa di diversi angeli custodi in carne ed ossa, non si fossero entrati in azione tempestivamente e senza mai arrendersi». 

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