Burlare la morte, mai i defunti. Taffo: «Qui a Ferrara la nostra ironia»
Il responsabile commerciale: «Siamo un’agenzia del popolo, funerali a prezzi equi»
Ferrara L’obiettivo è chiaro e sincero: «Ci piacerebbe colonizzare tutta l’Italia». Sabato apre in via Arianuova 59/a la filiale ferrarese dell’agenzia funebre Taffo Funeral Services, portando a 43 le sedi italiane, e il responsabile commerciale Alessandro Taffo non nasconde la sua soddisfazione: «Sono a capo di una rete di franchising, e ci piacerebbe essere presenti in tutto il paese».
Perché Ferrara?
«Perché è una città importante per molteplici aspetti, storici e culturali, e dove abbiamo ritrovato il “mood” che ci contraddistingue».
A caratterizzarvi e a farvi conoscere è stata l’ironia delle vostre campagne pubblicitarie.
«L’obiettivo era riuscire a fare la differenza in un mercato già pieno di molti alti player, e abbiamo voluto inventare qualcosa di diverso. Alcune idee possono anche avere incontrato delle critiche, ma ci hanno dato l’opportunità di metterci più in vista guardando con il giusto “ghigno” a una delle più grandi paure dell’uomo: perché non scherziamo mai sui morti, ma sulla morte. Si fa fatica, crescendo, ad azzeccare le battute giuste, altre bisogna capirle. C’è anche la difficoltà di mettersi in gioco, di dire la propria cercando di creare confronto e non barriere, perché la politica è un po’ come il calcio: qualsiasi cosa dici crea divisione. E nel marketing pubblicitario, per far crescere il fatturato la comunicazione diventa complessa».
Si è parlato molto in questi giorni della vostra “Definizione di bambino a Gaza con immagine illustrata” seguita dalla foto di una piccola bara bianca. Un richiamo allo scontro a “Cartabianca” tra Enzo Iacchetti e il presidente Federazione Amici di Israele Eyal Mizrahi.
«Non so se quel riferimento è stato colto da tutti, ma il nostro obiettivo in ogni caso non era quello di creare divisione, ma difendere i diritti umani. Nessun bambino deve morire, né palestinese, né israeliano. Era un messaggio per far capire quanto sia preziosa la vita e quanto sia facile perderla. E quando a morire sono persone innocenti, per colpa o interesse altrui, questo diventa ancora più inaccettabile».
Ad avviare l’agenzia sono due giovani imprenditori, Riccardo Bizzarri e Loredana Rachita. Contate di assumere altri dipendenti?
«Come tutte le start up, dopo la fase iniziale, quando ci saranno i margini contiamo di ampliare l’organico con risorse umane ferraresi, perché per poter entrare veramente nel cuore di una città e respirarne le emozioni si deve iniziare ad arruolare personale locale. L’agenzia parlerà ferrarese».
La competizione in città e in provincia non manca. Come contate di guadagnare spazio?
«Offrendo un servizio funebre di alta gamma a costi contenuti. Siamo un’impresa del popolo, sosteniamo i diritti tra cui quello di poter pagare il giusto per seppellire un proprio caro. La regola è trattare la morte con rispetto in un evento delicato che nessuno arriva mai pronto ad affrontare. I miei affiliati devono superare soprattutto questa prova, capire che la morte non è mai un numero, e trattare ogni caso come se fosse il primo. Proveremo a fare la differenza anche nel mercato ferrarese, e invitiamo i cittadini a seguire le nostre comunicazioni, la pagina dedicata a Ferrara che stiamo per aprire e tutti gli aggiornamenti, compresa la nuova mascotte Tanuba, che è parte integrante della campagna 2025-2028. E mi auguro di portare un briciolo di sorrisi e ironia anche a Ferrara trattando con rispetto un evento che spaventa, ma con la consapevolezza che fa parte della vita».
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