Gli studenti Erasmus sono arrivati a Ferrara. «Superate le 150 immatricolazioni»
Il soggiorno medio in città supera i 9 mesi con richieste di prolungare la permanenza. L’accoglienza di Unife tra caccia al tesoro e tour dei servizi: «Collaboriamo con gli iscritti ospitandoli in alloggi dedicati a chi resta un semestre»
Ferrara «Siamo pronte a vivere la “dolce vita” nel bel Paese». È con queste parole che due giovani studentesse, citando Fellini con un italiano non perfetto ma da cui traspare l’origine tedesca, hanno raccontato l’inizio della propria esperienza Erasmus all’Università di Ferrara. E se nella pellicola vincitrice di un Premio Oscar, con protagonista Mastroianni, si racconta un’Italia che sa accogliere, sorprendere e incantare, con lo stesso spirito ieri Unife ha accolto i ragazzi e le ragazze giunti da tutta Europa nell’Aula 9 di Palazzo Giordani, cuore del Dipartimento di Giurisprudenza, per il tradizionale Erasmus Welcome Day.
«Il primo semestre - hanno raccontato Elena Menegatti e Davide Marchioli, staff dell’Ufficio Orientamento, Welcome e Incoming - è sempre il più affollato. Dopo la registrazione, ogni studente riceverà un braccialetto colorato che tornerà utile per la caccia al tesoro in giro per la città, organizzata nel pomeriggio dal Centro Linguistico di Ateneo in collaborazione con l’Erasmus Student Network. È un’iniziativa che rientra nei progetti di Colours, l’alleanza universitaria europea - di cui l’Ateneo di Ferrara fa parte - creata con lo scopo di rafforzare l'eccellenza delle università aderenti, aumentarne la visibilità internazionale e dare forte impulso alla mobilità in Europa. La caccia al tesoro si snoderà tra orto botanico, Parco Massari e varie tappe cittadine, fino al Duomo, dove un attore interpreterà il marchese Alberto V d’Este, fondatore dell’Ateneo nel 1391».
Un’immersione nella città e nella sua storia, quindi, che non è solo sfondo ma parte integrante dell’esperienza di chi arriva a Ferrara per studiare. «Sulla carta abbiamo ricevuto 260 richieste di Erasmus – ha spiegato Carlo Santoro, responsabile dell’Ufficio Orientamento, Welcome e Incoming –. Ad oggi si sono immatricolati 150 giovani, ma stimiamo di superare presto i 200. La Spagna si conferma al primo posto per numero di studenti, seguita dalla Germania, che quest’anno ha visto una crescita significativa. Le facoltà più richieste sono Giurisprudenza e Architettura, seguite da Economia».
Numeri importanti, che raccontano la crescente attrattività dell’Ateneo. Basti pensare che, se nel 2024 l’intero anno aveva contato 300 Erasmus, ora nel solo primo semestre si sfiora già quella cifra. E non solo: il soggiorno medio in città si attesta sui nove mesi, segno che molti decidono di prolungare la loro permanenza dal primo anche al secondo semestre. Santoro ha inoltre sottolineato: «Durante questa giornata non presentiamo soltanto i servizi universitari, ma anche quelli cittadini, perché è importante che i ragazzi conoscano sin da subito le opportunità che offre Ferrara, dai festival alle attività culturali, fino ai servizi urbani come quelli di Hera».
Importanti passi avanti sono stati fatti anche in tema di alloggi: «Abbiamo aggiornato il sito di Unife - continua Santoro - con nuove residenze private e lavoriamo per riservare posti negli studentati agli Erasmus, che spesso restano solo un semestre e faticano a trovare contratti brevi. Rispetto a qualche anno fa la situazione è migliorata: anche i cittadini hanno preso consapevolezza che Ferrara è sempre più una città universitaria. L’Ateneo non dispone di studentati propri, ma in zona Ippodromo è in programma un nuovo edificio, mentre gli attuali appartengono a Er.Go».
Ma più delle cifre e dei progetti, a restituire l’anima dell’Erasmus Welcome Day sono le voci degli studenti. Una ragazza spagnola ha raccontato: «Avevo amici che erano stati qui e me ne avevano parlato bene. Quest’estate sono venuta con i miei genitori e mi sono innamorata della città. Per questo ho scelto di trascorrere questo semestre a Ferrara».
© RIPRODUZIONE RISERVATA