Certosa di Ferrara transennata. L’amarezza: «Tomba di famiglia inaccessibile»
Giorgio Ferrari: «Danno all’attrattività del luogo ma lavori fermi»
Ferrara Lo splendido patrimonio cimiteriale della Certosa di Ferrara non è certo dei più semplici da gestire dal punto di vista strutturale e manutentivo. Da una parte ci sono le delicate esigenze di chi chiede un livello di decoro adeguato per le tombe dei propri cari, mentre dall’altra l’ente gestore Ferrara Tua deve centellinare gli interventi data la delicatezza del sito e il suo valore storico-artistico. In questi mesi però si sono resi necessari alcuni transennamenti nell’area Massari della Certosa per alcune criticità strutturali, che rendono inaccessibili alcune tombe.
Tra queste c’è quella della famiglia di Giorgio Ferrari, noto in città per aver scritto la trilogia di memorie “Amarcord ferrarese”. «Già nel 2012 con il terremoto e i danni che ne sono conseguiti – racconta – ci sono state chiusure che si sono protratte per oltre un anno. Adesso invece sono tre mesi che l’area Massari è in parte transennata ed inagibile. Questo crea disagio a me e ad altri che hanno lì le tombe dei proprio cari. L’interno della cappella è pericolante ma, quando ho chiesto riscontro all’amministrazione comunale, mi è stato detto che essendo beni privati non è facile intervenire».
Non si tratta di una tomba qualunque: «Oltre al disagio è anche un danno dal punto di vista dell’attrattività della Certosa dato che la tomba della mia famiglia, impreziosita dalle opere del mio avo lo scultore Ambrogio Zuffi, è considerata di valore storico e rientra proprio nel circuito turistico della Certosa. Le problematiche coinvolgono anche le tombe circostanti: essendo stato transennato anche il camminamento, la strada per raggiungere i loculi o anche solamente per portare acqua nuova alle piante è notevolmente allungato». Servirebbero quindi interventi manutentivi importanti: «Quello che stupisce è che, nelle aree pericolanti, vi sono appunto da mesi transenne e basta senza nessuno che poi venga a fare i lavori necessari per la manutenzione del cimitero. Nella cappella dell’area Massari sono presenti profonde crepe, negli anni precedenti era stata messa qualche stuccatura la quale però non è durata molto. Servirebbe manutenzione effettiva, non “pezze” ed anche il tetto della cappella sta lentamente scivolando».
Un’ultima, amara considerazione: «Anche l’antica cripta sottostante è completamente allagata, recando ulteriore instabilità alla struttura. Ai miei tempi – chiude Ferrari – c’era una cultura per il rispetto dei cimiteri che oggi non vedo più». l
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