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Camion che sfrecciano, danni e pedoni a rischio: allarme a Uccellino

Alessandra Mura
Camion che sfrecciano, danni e pedoni a rischio: allarme a Uccellino

I residenti di via Poggio chiedono misure di sicurezza

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Uccellino Anziani che aspettano a bordo strada anche dieci minuti con i sacchetti dell’immondizia in mano, prima di riuscire ad attraversare le strisce e raggiungere i cassonetti dalla parte opposta. Ragazzini che percorrono a piedi il ciglio della carreggiata mentre mezzi pesanti sfrecciano a tutta velocità pericolosamente vicini ai loro zainetti, a portata di risucchio d’aria. Un percorso ciclo pedonale che ormai di protetto ha ben poco, con i cordoli spaccati e i paletti divelti.
È una viabilità scandita da rischi quotidiani quella con cui da diverso tempo si trovano a convivere i residenti di via Poggio Renatico, località Uccellino. «Negli ultimi anni la zona ha conosciuto un incremento della popolazione, diventando di fatto un centro abitato con una quarantina di edifici e un centinaio di famiglie – spiega Francesco Sannino, uno dei residenti che si fa portavoce del disagio comune – Il problema principale è rappresentato dai mezzi pesanti che, superata la rotonda, percorrono il rettilineo a velocità elevata, fin dalle 4 del mattino, e arrivati alla semicurva “stringono” la traiettoria, provocando spesso danni».
Le conseguenze le raccontano le fotografie: cordoli distrutti, paletti che volano fin dentro i cortili delle case, muretti di cinta ammaccati, per non parlare dello stato dell’asfalto. Ed è ancora bene impresso nella memoria dei residenti l’incidente del febbraio scorso quando un camion dopo una sbandata rovesciò in strada il carico di lastre di metallo. «Non era certo la prima volta che un mezzo pesante perdeva parte della merce, ed è un miracolo che finora nessun passante o ciclista sia rimasto ferito – prosegue Sannino – Qui non ci sono limiti di velocità, non ci sono dossi, non c’è nessuno strumento di limitazione e il traffico, soprattutto il passaggio dei mezzi pesanti, rappresenta un vero pericolo. Anche uscire dal proprio cortile per immettersi sulla strada è un problema perché manca la visibilità e lo specchio parabolico, appannato, è praticamente inservibile. Al punto che si è costretti a parcheggiare nelle vie laterali per potersi introdurre sulla strada principale con un margine maggiore di sicurezza».
Il problema, conclude Sannino, «è stato segnalato più volte, la richiesta risulta presa in carico ma non abbiamo ricevuto risposta, e ci sentiamo abbandonati a noi stessi. Quello che chiediamo è che si adottino misure per rendere la strada più sicura, considerato che qui abitano e girano persone anziane, mamme con le carrozzine e ragazzini in bicicletta. Servono limiti di velocità e dispositivi per farli rispettare, c’è bisogno di provvedimenti in grado di disinnescare gli ormai troppi fattori di rischio». 

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