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Oltraggio al centro islamico di Cento, graffiti sui muri e mortadella all’entrata

Francesco Dondi
Oltraggio al centro islamico di Cento, graffiti sui muri e mortadella all’entrata

Scatta la massima allerta e i carabinieri avviano accertamenti mirati. Il gesto offensivo è avvenuto di notte e ha messo in allarme anche il Comune

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Cento A prima vista parrebbe un gesto provocatorio quanto sciocco e senza finalità che possano lasciare pensare ad un inasprimento dei rapporti tra religioni. Ma quanto avvenuto nella notte, nei pressi del centro islamico di via Traversagno, ha messo in allerta tutto il sistema dello Stato italiano con in testa i vari reparti dei carabinieri. I vertici regionali dell’Arma si sono infatti interessati a quanto avvenuto a Cento, inviando in città anche i reparti specializzati sui temi di maggior interesse. Il tutto in piena sintonia e collaborazione con i carabinieri del Comando provinciale ferrarese, della stazione di Cento e del Nucleo investigativo della Compagnia centese. Allerta massima, quindi, anche alla luce delle forti tensioni legate al genocidio di Gaza e ai timori di potenziali reazioni altrettanto violente.

Ma cos’è accaduto? Nella notte tra martedì e mercoledì qualcuno si è avvicinato al centro di via Traversagno e ha imbrattato i muri con una scritta inneggiante a Gesù. Già questo sarebbe da archiviare come provocazione, che però è andata ben oltre con un gesto che di primo acchito può fare sorridere, ma che se analizzato nel dettaglio rischia di alimentare rancori e reazioni. Perché a ridosso del graffito è infatti stata depositata della carne e della mortadella, prodotti fatti con il suino, tra i simboli della cultura alimentare emiliana ma che è vietata nell’alimentazione musulmana. Gli stessi islamici più tolleranti e aperti all’integrazione non si alimentano con carni di maiale e posizionare la mortadella è da ritenersi uno sfregio.

Non a caso quanto avvenuto ha particolarmente indispettito tutti coloro che stanno lavorando sulla integrazione e la convivenza con il municipio centese in testa. La scelta di non commentare ufficialmente quanto avvenuto va letta soltanto come un tentativo di non alimentare altre reazioni, ma tra i corridoi del Comune trapela l’indignazione per quanto avvenuto e anche la netta intenzione di seguire da vicino la vicenda. Il centro islamico a propria volta è stato invitato a fare denuncia in caserma e con ogni probabilità verrà dato seguito poi si provvederà a capire quali sono le contestazioni più adeguate: c’è sicuramente l’imbrattamento, ma il fatto che l’oltraggio possa avere ripercussioni anche religiose potrebbe portare ad integrare la segnalazione all’Arma.

Di contro i carabinieri stanno già operando con attenzione e l’indagine è considerata prioritaria. Un contributo importante lo potrebbero fornire innanzitutto le telecamere che sono sparse in zona. A Cento, in piena notte, i movimenti di persone non sono moltissimi e quindi già riuscire a circoscrivere il tragitto compiuto da colui o da coloro che hanno voluto sfregiare il centro islamico sarebbe un importante contributo alle verifiche. È comunque certo che tutto è avvenuto prima che albeggiasse visto che la scoperta delle scritte sui muri è avvenuta intorno alle 6. 

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