Pontelagoscuro si mobilita per l’ultimo saluto a “Skanna”
Enrico Segala: «In molti pronti a contribuire»
Pontelagoscuro Pontelagoscuro è composta da tante realtà non sempre facili da comprendere o saper affrontare ma che, anche a loro modo, costituiscono un tratto identitario della frazione.
Da lunedì, con la scomparsa di Fabio Scanavacca a pochi giorni da quello che sarebbe stato il suo quarantesimo compleanno, Ponte è più povera da questo punto di vista. “Skanna”, rigorosamente con la “k” come si faceva chiamare, era una presenza fissa in piazza Buozzi con il suo incedere traballante ed i suoi mille discorsi anche di una insospettabile profondità.
Dopo una gioventù segnata dalla grande passione per la musica rock, un grave incidente automobilistico aveva radicalmente cambiato la vita di Fabio, fino alla tragica giornata di lunedì. Nel mezzo però c’è stata tanta, tantissima umanità che si è stretta attorno al ragazzo negli anni e lo testimoniano la grande quantità di messaggi d’affetto che in questi giorni lo stanno ricordando.
«Ti vogliamo bene Fabio, nella tua follia, ti abbiamo sempre voluto bene. Rimarrai sempre quel matto con il quale ho passato momenti della mia vita che mai dimenticherò» scrive Diego Marescotti che, contattato da La Nuova Ferrara aggiunge: «Ci conoscevamo dalla scuola materna ed eravamo stati compagni di scuola fino alle scuole medie. È stato un ragazzo intelligente che, purtroppo, ha anche sofferto tanto nella vita».
«Spero che tu possa trovare la pace che non hai avuto qui» o «Credo che ora tu abbia trovato la pace che tanto cercavi e che la vita, per un motivo o per l’altro, non è stata capace di darti. Pontelagoscuro ti ricorderà per sempre» sono alcuni dei tanti pensieri che affiorano sui sociali. Su una panchina di piazza Buozzi è stato improvvisato anche un piccolo memoriale pregno di significato che recita: «Perché il tuo nome e la vera persona che eri non si dimentichi mai… Ciao Skannino riposta in pace. I tuoi amici».
La comunità pontesana si sta anche mobilitando per un ultimo saluto come spiega Enrico Segala: «Sono già in tanti e tante che si propongono per dare qualcosa per la sepoltura e garantirgli l’ultimo saluto. Con don Silvano e don Luciano stiamo lavorando per parlare con la Direzione di Amsef. Riusciremo ad avere un appuntamento e troveremo la soluzione. L’idea è avere l’opportunità di salutare “Scanna” con tutti gli amici e amiche che vorranno partecipare».
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