Contesa tra Comune di Ferrara e residenti. In via Mozzoni vince l’abbandono
Un abitante: «Nessuno ora si cura più del parco, si andrà per le lunghe»
Ferrara Si trova attualmente in completo stato di abbandono l’area di via Mozzoni, una strada posta parallela a via Mafalda Favero e da anni oggetto di contesa. La questione parte nel 2019, quando i proprietari di una serie di villette costruite nel 1990 con l’affaccio su un’area verde sulla quale insiste una servitù di passaggio, vedono improvvisamente innalzare una recinzione di cantiere che delimita la stessa area. In una seduta di Consiglio comunale del 2013 era stato votato un pacchetto di modifiche urbanistiche per il cambio di destinazione di uso da verde pubblico a residenziale, atto successivamente identificato come “errore materiale”.
Da quanto è emerso, per una serie di fattori l’area in questione non è mai stata acquisita dal Comune anche se negli anni l’amministrazione comunale ha comunque provveduto allo sfalcio dell’erba e al mantenimento come parco pubblico. A giugno dello scorso anno, in pieno clima elettorale, le ruspe hanno iniziato i lavori per la costruzione di alcune villette. Solamente attraverso una azione legale da parte di alcuni abitanti il cantiere immediatamente bloccato da parte del tribunale, che ne ha decretato definitivamente la sospensione lo scorso 7 maggio.
Durante la riunione di Consiglio comunale del 26 maggio, l’assessora Francesca Savini aveva nuovamente sottolineato la volontà da parte dell’amministrazione di richiedere la restituzione dell’area nelle sedi competenti. Un’area che ora risulta in totale stato di abbandono, con parte della recinzione di cantiere abbattuta a causa delle intemperie e che oggi causa un forte rischio per la sicurezza di chi la percorre nella zona perimetrale. All’interno dell’area, a causa della crescita spontanea dell’erba, si manifesta la presenza di topi e bisce che girano indisturbati pochi passi dalle abitazioni.
«Purtroppo nessuno ora si cura più di questo parco e la questione sembra prolungarsi più del dovuto», sospira un abitante della zona, mentre porta al guinzaglio il proprio cane.
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