La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

Graffiti e carne di maiale al centro islamico di Cento, i filmati al setaccio  

Marcello Pulidori
Graffiti e carne di maiale al centro islamico di Cento, i filmati al setaccio  

Nuove indagini dei carabinieri per risalire agli autori dell’oltraggio

2 MINUTI DI LETTURA





Cento Non è certo passato inosservato l’oltraggio compiuto ai danni del centro islamico di Cento con graffiti sui muri e carne di maiale. Tanto che i carabinieri hanno avviato una serie di accertamenti.

Mentre proseguono le indagini, avvalendosi anche delle telecamere di videosorveglianza, e dopo il dolore e il rammarico espresso dal centro culturale che fa capo alla comunità musulmana della città, ieri sono arrivate le parole anche del sindaco Edoardo Accorsi il quale in uno stringato comunicato afferma: «Condanniamo con fermezza il vile e indegno gesto di imbrattamento contro la sede del Centro Culturale per la Convivenza. È un atto inaccettabile che ferisce un luogo simbolo di dialogo e integrazione e, con esso, l’intera nostra comunità. Alla comunità musulmana di Cento esprimiamo la più sincera solidarietà e vicinanza. Cento non lascerà mai spazio a comportamenti discriminatori: di fronte a chi vuole seminare divisione risponderemo con fermezza – conclude il sindaco – unità e la determinazione a promuovere sempre pace, rispetto e inclusione».

Sempre ieri nel frattempo è tornato a parlare, riflettendo su quanto avvenuto, Faisel, ex presidente del Centro culturale di via Tommaseo, il primo a definirsi stupito per quanto avvenuto anche alla luce degli ottimi rapporti tra lo stesso Centro e la popolazione centese, e anche in virtù dell’integrazione dei musulmani a Cento e nella sua comunità: «Crediamo – ha detto ieri Faisel – che le indagini in corso dei carabinieri, verso i quali nutriamo la massima fiducia, possano al più presto fare luce su quanto avvenuto. Il nostro dirigente sta valutando inoltre l’opportunità di sporgere denuncia nei confronti di chi ha danneggiato l’area nei pressi del centro islamico di via Traversagno. Di recente abbiamo incontrato anche Matteo Zuppi (arcivescovo di Bologna, diocesi cui Cento appartiene; ndr). È stato un incontro molto bello e gratificante che ci ha consegnato dei valori in cui noi crediamo tantissimo – dice ancora Faisel –, come per esempio la solidarietà. Ed è per questo che l’atto che abbiamo dovuto registrare ci porta una sensazione di tristezza. Per parte nostra siamo sereni e consapevoli di essere sempre a contatto nella maniera migliore con la popolazione di Cento e con le sue istituzioni. In conclusione, vorrei anche ricordare che la nostra comunità musulmana ha, nel corso degli anni, avuto, e ha tuttora, ottimi rapporti con numerose associazioni cittadine, anche attraverso incontri nelle scuole». 

@RIPRODUZIONE RISERVATA