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Comacchio, venti bambini rinunciano al basket: «Non abbiamo una palestra adatta»

Katia Romagnoli
Comacchio, venti bambini rinunciano al basket: «Non abbiamo una palestra adatta»

Il rammarico: «Due pomeriggi “nostri” dati al volley»

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Comacchio Decurtati due pomeriggi di allenamento (martedì e giovedì, all’interno del palazzetto dello sport Fattibello alla società sportiva Basket Comacchio e subito scatta la protesta. La disponibilità ridotta per gli allenamenti mette a rischio la pratica dello sport. In laguna torna al centro dell’attenzione un problema annoso, quello della carenza di spazi sportivi, criticità già sollevata, in passato, dalle scuole di danza. «La soluzione proposta – spiega Nerio Stella, coach della squadra degli esordienti dai 10 agli 11 anni -, ossia lo spostamento nella palestra più piccola, quella della scuola primaria, non è percorribile. La struttura non risponde ai parametri previsti dalla Federazione Italiana Pallacanestro e non consente lo svolgimento di un’attività regolare, né sicura. Il risultato è quello che una ventina di bimbi, che sto allenando, non potranno continuare il loro percorso sportivo». A fronte di una domanda crescente di spazi in linea con i parametri federali, almeno al momento, non è conseguita una soluzione adeguata. Secondo quanto riferisce l’allenatore della categoria esordienti, i due pomeriggi decurtati sono stati assegnati a Comacchio Volley, altra associazione dilettantistica sportiva blasonata e di lungo corso, «ma il tentativo di rimodulare diversamente i nostri orari – prosegue Nerio Stella -, non ha trovato il parere favorevole dei genitori, che non porterebbero più i loro figli agli allenamenti settimanali, se non si mantengono gli orari già precedentemente assegnati».
«Se io avessi accettato di effettuare gli allenamenti della palestrina della scuola elementare – conclude Stella – i bimbi avrebbero corso il rischio di spallate contro il muro o comunque di scivolare e scontrarsi tra loro. Secondo i regolamenti federali la distanza minima tra le righe del campo di gioco ed il muro deve essere di un metro e mezzo, mentre nella palestrina della scuola è di 20 centimetri». «Al termine del periodo di pubblicazione dell’annuale bando di concessione degli impianti sportivi per la stagione 2025-2026, l’Amministrazione Comunale ha dovuto cercare di conciliare – spiega l’assessore allo sport Emanuele Mari – le concomitanti richieste di utilizzo del Palazzetto dello Sport da parte delle associazioni sportive locali che da tempo vi svolgevano attività di pallacanestro e pallavolo. Al fine di soddisfare le legittime esigenze espresse dalle interessate, l’amministrazione ha cercato in via preferenziale di far addivenire ad un’intesa le due società anche mediante accordi flessibili in relazione ai rispettivi impegni agonistici. Si sono svolti incontri con tentativi rimasti purtroppo irrisolti, non riuscendo a raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe. Purtroppo le criticità del palasport Fattibello sono note da decenni e l’esistenza di una sola palestra per i cosiddetti “giochi di squadra”, in primis pallacanestro e pallavolo, in tutto il territorio comunale costituisce da sempre il più grande problema. In questi cinque anni abbiamo cercato di colmarlo candidando progetti per una seconda palestra per giochi di squadra, uno dei quali, quello previsto nella frazione di San Giuseppe, si è classificato tra i primi 20 posti di un bando ministeriale nazionale, ma purtroppo poco sotto la soglia di quelli finanziati».
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