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Mareggiata e vento forte. Ai Lidi l’acqua arriva nei Bagni

Katia Romagnoli
Mareggiata e vento forte. Ai Lidi l’acqua arriva nei Bagni

Raffiche di bora fino a 100 km/h e onde alte anche due metri. Le scogliere “spariscono” e anche il portocanale si allaga

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Lidi Raffiche di bora fino a 100 km/h e onde alte due metri hanno spazzato via, nella notte tra sabato e domenica, diversi metri di spiaggia, soprattutto nelle zone più critiche dei Lidi Pomposa e Scacchi, dove il mare si è fermato a soli 15 metri dalle strutture e a Lido Spina, dove in alcuni punti, come al Bagno Sabbiadoro, ha lambito i locali. Sale la preoccupazione tra gli operatori balneari, dopo che la prima mareggiata d’autunno ha cominciato a mordere pesantemente la costa. Alle 11.30 di ieri mattina, «le scogliere sono tutte sott’acqua – ha spiegato Nicola Bocchimpani, presidente di Asbalneari, l’associazione che raggruppa gli stabilimenti dei Lidi Scacchi, Pomposa e Nazioni -, e il vento ha continuato per ore a spingere molto forte. Il mare, dove ancora non sono state costruite le nuove barriere frangiflutti, ossia nella zona centrale del Lido Pomposa, è arrivato a pochi metri dalle strutture, rendendo invisibili le vecchie scogliere, sotto l’impeto di onde alte fino a due metri. Ora ci manca pure la sabbia per realizzare le dune invernali».

L’allerta gialla per temporali, vento forte e mare mosso segnalava una marea lunare di 70 centimetri, ma già nella mattinata festiva di ieri i pali relativi alla prima, alla seconda e alla terza fila di ombrelloni del Bagno Pomposa, di cui Bocchimpani è titolare, erano finite in acqua, «mentre la quarta è ormai in bilico. Ciò significa che mancano – ha precisato il presidente di Asbalaneari – almeno 70 centimetri di spiaggia in altezza». Si è creato, così, uno zoccolo di erosione che lascia agli operatori l’amaro in bocca, visto che l’autunno è appena iniziato.

Non meno critica la situazione nell’ultimo tratto a sud del Lido Spina, quello compreso tra il Sabbiadoro, lambito dall’acqua del mare e le vene di Bellocchio. Da oggi, tempo permettendo, prenderà il via, a opera dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione civile, la realizzazione della duna invernale, mediante il ricorso a sabbia di riporto scavata nel canale Logonovo, mentre «nella parte restante del Lido Spina, ciascun Bagno costruirà – ha spiegato Nicola Ghedini, presidente regionale di Cna balneari -, la propria duna con sedimenti sabbiosi propri, perché nelle altre zone del Lido, non c’è carenza di sabbia. Stavamo attendendo a togliere le passerelle – ha puntualizzato Ghedini -, perché sino a domenica scorsa c’erano 25 gradi. Le temperature sono precipitate all’improvviso». Rispetto all’intervento col sabbiodotto preventivato dalla Regione «dovremo confrontarci durante l’inverno con i tecnici, perché continuare a buttare sabbia in acqua non va. Serve una progettazione più importante».

La spinta Nel portocanale di Porto Garibaldi si è registrato un picco di acqua alta, con il mare che ha “spinto” con forza verso la Valle e l’acqua è quindi fuoriuscita in vari punti. «Abbiamo dovuto chiudere il traghetto per diverse ore - dicono da Porto Garibaldi -, perché non era possibile navigare in sicurezza e abbiamo chiuso le paratie».

Pompieri Per fortuna i primi raggi di sole nel pomeriggio hanno contribuito a portare una sospirata tregua al maltempo. Tanti gli interventi effettuati nella mattinata di ieri dai vigili del fuoco dei distaccamenti di Comacchio e Codigoro, soprattutto per alberi abbattuti e rami spezzati dal vento. A Porto Garibaldi, in via Bezzecca, l’intervento più impegnativo per la rimozione di un albero crollato su un furgone. Altri interventi sono stati effettuati lungo la strada Acciaioli, all’altezza dell’abitato di Porto Garibaldi, in via Monte Baldo al Lido Pomposa e in Strada Arsa Pega, in valle Pega, con tanti rami caduti e le strade piene di aghi di pino. Pulizie previste per la giornata di oggi.
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