“Beach tutor” per l’estate 2026 ai Lidi: «Garantita la sicurezza in spiaggia»
L’idea di Nicola Lodi (Lega): «Applichiamo il modello Ferrara»
Lido Estensi Lidi più sicuri per l’estate 2026, grazie alla proposta avanzata dalla Lega di esportare il modello ferrarese dello “street tutor”, che potrebbe diventare, così, il “beach tutor” con un ruolo di monitoraggio delle spiagge, per scoraggiare gli atti vandalici. Dopo i risultati positivi riscontrati a Ferrara e in un’altra sessantina di città italiane, il progetto teso all’istituzione della figura professionale dello street tutor sarà illustrata domani alle 15.30, al Lido Estensi, nella sede della Cesb (Cooperativa degli esercenti balneari dei lidi Estensi e Spina), dal suo promotore, Nicola Lodi, responsabile regionale della Lega per la Sicurezza.
Alla conferenza stampa, aperta a tutti i titolari degli stabilimenti balneari dei sette Lidi, parteciperanno anche il deputato leghista Davide Bergamini, il senatore Stefano Corti, il segretario locale ed il consigliere comunale del Carroccio, Dario Carli e Matteo Cavallari, ma hanno assicurato la loro presenza anche l’assessore comunale al Demanio, Antonio Cardi, ed il candidato a sindaco del centrodestra alle prossime elezioni comunali, Samuele Bellotti. «A Ferrara si impiega già da 4 anni questo protocollo operativo – spiega Nicola Lodi -, ad esempio in stazione, sugli autobus degli studenti, sotto alla Galleria Matteotti. È una risposta concreta che punta a garantire più tranquillità ai residenti. Il progetto dello street tutor spazia a 360 gradi in tema di minori e di disagio giovanile. Il tema è anche politico, perché una amministrazione di centrodestra collabora con la Regione, che è di sinistra, per attuare un progetto importante che riguarda la sicurezza di tutti».
Ai Lidi dunque, l’iniziativa parte con un obiettivo preciso, quello di contrastare episodi di vandalismo e violenze che, purtroppo si sono registrate la scorsa estate, episodi riconducibili al fenomeno dei cosiddetti “maranza”. Alla stregua del modello ferrarese anche il progetto elaborato per la costa dovrà essere sottoscritto, condiviso e cofinanziato dal Comune di Comacchio e dalla regione Emilia Romagna, attraverso la partecipazione ad un bando da parte di istituti di vigilanza privata. «Gli street tutor possono girare a piedi, in auto, in quad, muniti di torcia e radio, in collegamento con la centrale operativa e non sono armati – chiarisce Nicola Lodi -; è come avere una telecamera mobile, che può intervenire in caso di necessità, chiamando le Forze di polizia. Non si può pensare, dopo quello che è successo la scorsa estate, di chiedere ai bagni di arrangiarsi con le telecamere, che farebbero ben poco, data la lunghezza delle spiagge. Mettiamo da parte, in questo caso, l’ideologia politica e lavoriamo assieme per la sicurezza, come a Ferrara».
Il progetto approderà in una seduta di Consiglio comunale straordinario, che si terrà entro la metà del mese, richiesto da un quinto dei consiglieri comunali (Matteo Cavallari -Lega, Filippo Sambi – 2Q20, Giuseppe Gelli -Forza Italia e Bruno Calderoni- Fratelli d’Italia). «Era stata presentata una prima mozione al presidente del consiglio – spiega Dario Carli, segretario della Lega di Comacchio -, ma era stata respinta. Con questa seduta straordinaria chiederemo al consiglio di esprimersi in modo favorevole e di impegnare la giunta ad avviare le pratiche burocratiche con la Regione per l’iter necessario».
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