Stipendi ancora a zero e dimissioni. A Ferrara Telestense rischia la chiusura
La crisi della storica emittente televisiva locale è ad un punto di svolta
Ferrara Stipendi non pagati, personale che si dimette, programmazione cancellata. Si fa sempre più drammatica la situazione a Telestense. L’emittente televisiva locale, controllata dal gruppo Bighinati, oberato da un corposissimo fardello debitorio, rischia il fallimento e lo spegnimento del segnale.
Ieri sera e anche il giorno precedente il telegiornale non è andato in onda, quello di venerdì è stato trasmesso senza conduzione dallo studio e con la maggioranza dei servizi in replica. Così come sabato pomeriggio era saltato l’appuntamento con “Match”, uno dei programmi di punta del canale, che da anni segue in diretta le evoluzioni della Spal prima e dell’Ars et Labor ora. Tutto questo a causa dell’emorragia dei tecnici: nei ranghi ne è rimasto appena uno, dopo che tre si erano dimessi all’inizio della settimana per giusta causa, denunciando cinque mensilità arretrate. Ancora più pesante, in termini di stipendi non corrisposti da parte dell’azienda, la condizione dei tre giornalisti.
Una crisi, quella di Telestense e del suo gruppo editoriale, che è aperta da anni e che negli ultimi mesi è deflagrata. Inutile l’ultimo incontro, avvenuto il 30 settembre, tra l’azienda, i dipendenti e i loro sindacati (Flc-Cgil per il personale tecnico e amministrativo, Associazione Stampa Emilia Romagna per i giornalisti). Nessuna prospettiva credibile di pagamenti arretrati, ancor meno ne sono state messe sul piatto in riferimento a possibili piani di investimento nel futuro. I lavoratori avevano fatto sentire la loro voce più volte, tra scioperi e un presidio in Prefettura (giugno 2024), mentre nel maggio scorso si era tenuto un incontro in Regione. Tutto senza uno sbocco positivo e al momento la programmazione dell’emittente si compone di un “rullo” con materiale d’archivio.
Telestense venne fondata a Ferrara il 3 maggio 1976 con l’avvio di trasmissioni sperimentali, mentre la registrazione presso il Tribunale di Ferrara come testata giornalistica risale al 16 ottobre 1980. Una storia che rischia fortemente di venire stipata in archivio per sempre, lasciando i cittadini ferraresi privi di una voce preziosa e di un canale di informazione televisiva locale.
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