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Fiera bis, nessuna superperizia: a Ferrara udienza preliminare al rush finale

Daniele Oppo
Fiera bis, nessuna superperizia: a Ferrara udienza preliminare al rush finale

Per il giudice il quadro probatorio è sufficiente, a novembre le scelte dei riti

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Ferrara Niente “superperizia” nel procedimento Fiera bis. Il giudice dell’udienza preliminare Andrea Migliorelli ha rigettato la richiesta avanzata dalla difesa di uno degli imputati principali, l’ingegner Davide Grandis (avvocato Dario Bolognesi), ritenendo che il quadro probatorio sia sufficiente e idoneo alla formazione del suo giudizio, per cui ha rinviato per l’eventuale scelta di riti alternativi e già stabilito la data per la discussione delle parti.
Si avvia dunque alla conclusione l’udienza preliminare relativa al filone d’indagine che vede al centro l’appalto da 6 milioni di euro per i lavori di ricostruzione post sisma alla Fiera che secondo la Procura sarebbe stato “pilotato”: pendono imputazioni per truffa, falso, corruzione e turbativa d’asta.
Grandis, progettista e direttore dei lavori, è accusato insieme a Filippo Parisini (ex presidente, dimessosi per via dell’indagine), Tiziano Tagliani (ex sindaco di Ferrara) e Aldo Modonesi (al tempo assessore comunale ai Lavori pubblici) di aver architettato una truffa ai danni della Regione per inserire i lavori di ristrutturazione post sisma nel programma “Sfinge”, portando la stessa Regione a sobbarcarsi l’intero costo delle opere. Gli altri imputati sono il consigliere delegato dell’azienda AeC, che aveva ottenuto l’appalto, Sandro Mantovani, il presidente della stessa società Stefano Zaccarelli e Gian Domenico Leprini, componente della Commissione pubblico spettacolo nonché consulente impiantistico della stessa AeC. Grandis aveva già reso un interrogatorio fiume, da molti considerato dirimente su molteplici aspetti dell’indagine. La difesa aveva prodotto una consulenza tecnica redatta dall’ingegner Marco Savoia, professore ordinario all’Università di Bologna di Tecnica delle costruzioni, a sostegno del buon operato dell’imputato e aveva chiesto, a dimostrazione di una certa sicurezza su questo aspetto, che il giudice facesse effettuare una perizia, in modo da avere conferme da esperti super partes. Il giudice, come detto, ha stabilito che non ve n’è bisogno Per cui ha rinviato l’udienza al 4 novembre per la comunicazione delle eventuale scelta di riti alternativi da parte degli imputati. Il 19 dicembre ci sarà invece la discussione finale. 

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