Lupo agonizzante nel fosso a Corporeno: due fori sospetti nella zampa
Avvistato da un residente, poi l’animale è morto
Corporeno Non ce l’ha fatta il maschio adulto di lupo (di circa due anni), visto nelle campagne tra Cento e Corporeno da un residente e immediatamente soccorso e portato al centro di recupero fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena. Troppo gravi i problemi di salute e anche le ferite perché potesse salvarsi, ma ora resta da stabilire quali siano le ragioni del decesso, compito che spetta alla Polizia provinciale di Ferrara anche per il fatto che l’animale presenta due fori in una zampa, molto probabilmente causati da un’arma da fuoco e va ricordato come sia severamente vietato sparare a questi animali. L’episodio è avvenuto ieri mattina, quando un residente ha visto in mezzo alle campagne tra Cento e Corporeno - a ridosso dell’argine del Reno, dietro al cimitero e comunque lontano dalla strada più vicina - un animale moribondo in un fosso. Ha inizialmente pensato a un cane, invece si è subito capito che era un lupo. Sul posto sono arrivati per primi i vigili del fuoco, che hanno dovuto localizzare l’animale sulla base delle coordinate del telefono chiamante essendo in aperta campagna. Sono arrivati sul posto anche i carabinieri della Compagnia di Cento, i vigili urbani della Polizia locale centese e la Polizia provinciale. L’animale non presentava ferite evidenti e neppure segni di investimento, ma era molto grave e così è stato portato dal personale della Polizia provinciale al centro di recupero fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena. Qui, però, nonostante le cure immediate, il lupo è morto dopo una sola ora e così la Polizia provinciale lo è andato a riprendere e ora si cercherà di capire la causa del decesso. È probabile che l’animale, essendo sofferente, abbia cercato di avvicinarsi più del solito ai centri abitati in cerca di cibo ma non ce l’ha fatta.
Nessun pericolo
«Era in ipotermia e gravemente denutrito - ci spiega Piero Milani, presidente di “Il Pettirosso” -, aveva la bava alla bocca e due fori in una zampa che non possiamo attribuire con certezza a colpi d’arma da fuoco ma non so da cosa possono essere stati causati. Per la presenza della bava abbiamo consigliato agli agenti della Polizia provinciale di effettuare anche l’esame tossicologico. Di certo dobbiamo ricordare e il nostro centro lo fa di continuo che i lupi non si possono cacciare e non sono pericolosi, girano lontano dalle abitazioni e dalle persone, chiaro è consigliato in orario notturno non lasciare liberi i propri animali domestici e neppure legati a un palo. Si leggono spesso notizie di cronaca, anche nella nostra regione, nelle quali vengono attribuiti aggressioni e morsi a lupi, ma io personalmente smentisco queste ricostruzioni di continuo, su cento casi di morsi che avvengono cento volte l’animale in questione è un cane. Da alcuni anni i lupi sono diffusi anche in provincia di Ferrara, ripeto di stare tranquilli, non ci sono pericoli per le persone e se qualcuno fa loro male spero si possano identificare». Nel caso del lupo ritrovato nel Centese le indagini sono affidate ora alla Polizia provinciale.
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