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Ferrara, niente più asfalto in area Rivana ma un parco verde

Alessandra Mura
Ferrara, niente più asfalto in area Rivana ma un parco verde

Piano comunale per rinaturalizzare la zona: candidato in Regione un progetto da 2 milioni di euro per accedere ai fondi per il recupero di suoli degradati

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Ferrara Un nuovo parco verde aperto al pubblico con spazi erbosi e piante, dotato di percorsi pedonali, un piccolo parcheggio con pavimentazione in materiale drenante e un’area fitness attrezzata a scopi ricreativi. È il nuovo aspetto immaginato per l’area della Rivana, al centro della proposta progettuale di rinaturalizzazione attraverso la quale il Comune di Ferrara punta a intercettare le risorse messe a disposizione dal Fondo per il contrasto al consumo del suolo gestito dal Ministero dell’Ambiente, e che nel complesso ammonta a 160 milioni di euro.

Il “ponte” per ottenere il finanziamento è l’avviso pubblico approvato dalla Regione Emilia Romagna per la presentazione e la selezione di progetti di rinaturalizzazione di suoli degradati o in via degrado in ambito urbano o periurbano, prevedendo per ciascuna proposta di intervento importi compresi tra un minimo di mezzo milione a un massimo di due milioni di euro. Da qui la decisione dell’amministrazione comunale di candidare un progetto da 2 milioni di euro, individuando nella zona della Rivana un’area corrispondente ai criteri richiesti nell’avviso.

Si tratta di una superficie di poco meno di 15mila metri quadrati «attualmente pavimentata e impermeabile», sottolinea l’atto di Giunta. L’area è destinata a parcheggio, ma «risulterà privata dell’attuale funzione in ragione dell’intervento, in corso di finalizzazione, di realizzazione di un passante ferroviario interrato in affiancamento delle linee Fer Ferrara-Codigoro e Rfi Ferrara-Ravenna-Rimini e collegamento a est con relativi tracciati storici». Cantieri che hanno determinato l’utilizzo dell’area «come deposito temporaneo delle terre di scavo», circostanza che non solo ha vanificato ogni ipotesi di riqualificazione, ma che va ad accentuare «elementi di degrado dovuti alla vetustà della superficie asfaltata, ammalorata nel corso del tempo e totalmente impermeabile alle acque meteoriche». Un quadro che espone l’area al rischio di abbandono, l’antidoto è il suo «recupero e rifunzionalizzazione anche in ottica paesaggistica», «a beneficio in particolare dell’area artigianale e commerciale» vicina e del quartiere residenziale di via Pisani e via Anna Frank. I tempi? Per prima cosa si dovrà ottenere il finanziamento. Compiuto questo passo essenziale, dalla predisposizione del progetto di fattibilità tecnico economica all’aggiudicazione dei lavori trascorrerà poco più di un anno. 

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