Montesanto in lutto per Eleonora: «Gran donna, affettuosa e intelligente»
E’ deceduta nello schianto sull’Adriatica. Lo zio Laurano la ricorda a poche ore dal dramma
Montesanto Papà Luciano non se la sente, sono trascorse soltanto alcune ore dal terribile frontale in cui la sua Eleonora ha perso la vita. Luciano (conosciuto dirigente calcistico) fatica a parlare. Scruta l’orizzonte con in mente un pensiero solo. Siamo nella corte della grande casa di campagna della famiglia Verri, in via Risorgimento, qui a Montesanto, territorio comunale di Voghiera. Stiamo parlando con lo zio di Eleonora (e fratello di suo padre), Laurano Verri. «Eleonora stava andando a Mirabello dove lavorava nell’azienda dei fratelli Lodi. Era da poco partita da casa. Poi è successo quello che sapete».
Aveva 41 anni, Eleonora, ed era figlia unica. C’è una foto, una in particolare, foto che ci mostra lo zio, in cui Eleonora abbraccia teneramente il suo cane Pippo mentre i loro occhi quasi si toccano. Potrebbe bastare questa foto, e non tante parole, potrebbero bastare quegli occhi che s’incrociano così intensamente, si potrebbe dire per l’ultima volta, per dirci con buona approssimazione chi era questa giovane donna, l’ennesima vittima della strada
«Ancora non ci credo – dice Laurano –. Quando ho sentito il botto mi sono avvicinato alla statale Adriatica e sono arrivato di fronte a ciò che restava di quell’ammasso di lamiere. Poi qualcuno delle forze dell’ordine mi ha spiegato cosa è accaduto e così dopo aver visto la “Panda” nera, la macchina di Eleonora, ho capito tutto».
«Una buona persona, anche se sulle prime poteva apparire un pochino burbera, sbrigativa. Ma aveva un grande cuore e una grande generosità. Ed era una persona molto intelligente, capiva quello che volevi dirle prima che tu lo dicessi». «Una grande lavoratrice – dice sempre lo zio –. Mentre qui la sua vita era scandita dalla nostra presenza, di tutti i familiari». Intanto nella grande corte arriva anche Jessica, la migliore amica di Eleonora. Piange e non si capacita di quanto accaduto.
In questi momenti un cuore aiuta l’altro. C’è anche Fabrizio, cugino di Eleonora, il quale cerca di tenere i contatti con tutte le persone che telefonano, arrivano in auto o chiedono indirettamente informazioni su questa tragedia. La famiglia di Eleonora abita tutta nei vari appartamenti ricavati, quando l’edificio venne costruito, dalla grande casa. Eleonora stava in uno di questi appartamenti col papà Luciano. E le passioni, chiediamo ancora a zio Laurano, che passioni aveva Eleonora: «Le piaceva molto leggere, la ricordo ancora sdraiata sul suo letto mentre regge un libro. Era curiosa e molto intelligente, nessuno si aspettava una perdita di questa dimensione, che ha sconvolto questa famiglia.