Tragedia sull’Adriatica, i ragazzi stavano tornando da una festa
I quattro ragazzi stavano tornando ad Alfonsine, erano stati in un locale a Ferrara fino alla chiusura. Yassine El Maarofi era noto anche nel modo dello sport locale per il suo talento
Alfonsine La comunità di Alfonsine è sotto shock dopo il terribile incidente avvenuto ieri mattina lungo la statale 16 Adriatica, che ha causato la morte di tre persone, tra cui i due giovani del paese: Omar Hammouch, 27 anni, e Yassine El Maarofi, 19 anni. Altri due ragazzi, entrambi di 19 anni e sempre residenti nella zona di Alfonsine, rimangono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Sant’Anna di Cona. In un primo momento il ritrovamento di una cassetta di attrezzi da operaio nella vettura dei ragazzi aveva lasciato pensare che i giovani fossero diretti a lavoro, invece - stando a quanto poi emerso nel corso della giornata - i quattro giovani stavano tornando da una serata in un noto locale di Ferrara, dove si era svolta la tradizionale festa delle matricole. La notizia della tragedia ha profondamente scosso amici e coetanei, molti dei quali erano presenti alla stessa serata che tradizionalmente richiama ragazzi anche dal Ravennate. Al momento, le indagini sono ancora in corso, non è dato sapere con certezza chi si trovasse alla guida del mezzo e anche come i ragazzi fossero seduti in auto.
Yassine El Maarofie
Omar e Yassine si conoscevano da sempre, legati dagli anni della scuola nonostante la differenza d’età. Yassine, il più giovane, era noto anche nel mondo dello sport locale: fino a qualche anno fa praticava ciclismo, distinguendosi per impegno e talento, e era molto conosciuto come giovane sportivo nella comunità. Viveva con i genitori e, secondo quanto appreso, aveva una sorella più piccola. La famiglia è arrivata ieri a Ferrara per il riconoscimento. A quanto pare alcuni dei ragazzi che viaggiavano su quell’auto non avevano o documenti e la cosa ha reso ancora più complessa una vicenda già molto difficile.
Omar Hammouch
Omar, il più grande di tutti, era nato in Marocco e poi arrivato in Romagna con la famiglia quando era ancora bambino, mentre Yassine era nato in Italia. Pur di origini magrebine, come tanti figli di immigrati della loro età, erano comunque perfettamente integrati e coltivavano amicizie in diversi paesi della Bassa. La notizia dell’incidente è arrivata ieri in tarda mattinata. Ad Alfonsine c’era il mercato e nel giro di poco i nomi sono arrivati sulla labbra di tutti, i volti contratti e le lacrime hanno iniziato a scendere.
Ricoverati in prognosi riservata al Sant’Anna di Ferrara ci sono gli atri due diciannovenni, L.O. nato in Italia e C.Z., nato in Marocco. I due non sono in pericolo di vita ma sono stati sedati per le ferite riportate. Saranno proprio loro, quando si sveglieranno, a spiegare alle forze dell’ordine cosa è successo esattamente e chi si trovava alla guida dell’auto per arrivare a capire se ci siano o meno responsabilità. Se l’auto era condotta da uno dei due deceduti, ovviamente nessuno verrà indagato per omicidio stradale. All’interno dell’auto, tra i sedili, sono stati trovati i cellulari dei giovani e tutti i telefoni sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. I quattro stavano tornando a casa, ma in un primo momento si è anche ipotizzato che stessero andando al lavoro perché nel baule era presente una cassettina con degli attrezzi. Le indagini hanno preso il via e sul corpo delle vittima potrebbe essere disposta l’autopsia. Verranno effettuati, come di routine, anche gli esami tossicologici. Quando i corpi saranno restituiti alle famiglie, sarà fissata la data dei funerali che verranno celebrati con rito islamico.
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