Reddito basso ma gira in Porsche, verifiche sui conti del broker di Ferrara
Il giudice ordina approfondimenti sull’assicuratore a processo per truffa
Ferrara Almeno di facciata, i conti non tornano. Una dichiarazione dei redditi ai fini dell’Irpef da 12.100 euro, ma un tenore di vita che non sembra proprio quello di una persona con uno stipendio da stagista, la proprietà di una società e qualche auto di lusso in leasing.
Prima di valutare la messa alla prova del broker assicurativo Luca Stradiotto, il giudice Giuseppe Palasciano ha chiesto che la Procura faccia qualche verifica, tramite la Guardia di finanza e l’Agenzia delle Entrate, sui suoi redditi effettivi, utile a capire se la proposta risarcitoria presentata alle parti civili sia davvero congrua rispetto alle sue possibilità. Poi, il 9 dicembre, deciderà se concedere la sospensione del procedimento e ammetterlo a un percorso di pubblica utilità il cui buon esito estinguerà il reato, o se invece mandarlo a giudizio.
Questa l’ultima novità nel processo per una truffa che, secondo l’accusa, Stradiotto avrebbe realizzato tra il 2019 e il 2021. Secondo le indagini condotte dalla Guardia di finanza e coordinate dal pubblico ministero Stefano Longhi, Stradiotto (fino al 2020 broker dell’agenzia Generali Baluadi) aveva fatto sottoscrivere a numerosi clienti delle polizze “infedeli”, perché o non richieste o diverse da quelle concordate con gli stessi, procurandosi così un doppio vantaggio: un profitto per sé e il premio dell’Agenzia per i risultati professionali raggiunti. Il tutto a discapito proprio dei clienti, che firmando quelle polizze non richieste, avrebbero subito danni patrimoniali fino a 40mila euro. Il tutto facendo firmare le polizze su un tablet, ma mostrando solo la casella dove apporre la firma, e non anche il contenuto dei contratti assicurativi reali. Il sospetto è che siano stati numerosi clienti del broker a cadere nel tranello, solo sei dei quali però (assistiti dagli avvocati Salvatore Mirabile, Marcello Vescovi e Beatrice Capri) si sono costituiti parte civile, oltre alla stessa Agenzia Baluardi, con l’avvocato Gianluca Pinotti, che hanno chiesto il risarcimento dei danni sia patrimoniali che di immagine. E che hanno notato forse qualche incongruenza di troppo tra quanto offerto per i risarcimenti e la vita ostentata, portando tutto davanti al giudice.
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