Gru crollata sul condominio a Boara: «Tanti danni e zero risarcimenti»
A gennaio prime decisioni per i quattro imputati di disastro colposo
Boara È attesa il 16 gennaio la prima decisione per i quattro imputati di disastro colposo per il crollo della gru sul condominio Isotta a Boara, avvenuto il 17 agosto di tre anni fa.
Per il manovratore della gru Giuseppe Coppola, dipendente della ditta Edil Scott che stava eseguendo in subappalto i lavori di ristrutturazione, è attesa la sentenza. Coppola è l’unico ad aver chiesto di essere giudicato in abbreviato e il processo per lui si chiuderà, in un modo o nell’altro, in udienza preliminare. Gli altri tre imputati invece non hanno chiesto riti alternativi, e il giudice potrà disporre o il proscioglimento o il rinvio al processo, che si svolgerà in dibattimento. Si tratta di Giuseppe Tassi, legale rappresentante della Tassi Group affidataria dei lavori; Tenno Cavallari, legale rappresentante della ditta subappaltatrice Edil Scott, e di un suo dipendente, Jamal Mgoune, anch’esso incaricato di manovrare la gru presa a noleggio.
Tutti devono rispondere di disastro colposo per il cedimento del mezzo che, lasciato con il freno inserito ed esposto alle sollecitazioni delle forti raffiche di vento (oltre 80 km orari) di quella sera, si abbatté sulla palazzina, causando danni per 60mila euro a 19 residenti, rimasti per mesi e mesi fuori casa e ora costituiti parte civile con gli avvocati Gianni Ricciuti e Gabriele Farinelli, Denis Lovison e Luca Tieghi.
«Per nessuno dei nostri assistiti – interviene l’avvocato Ricciuti che rappresenta due residenti – è stata avanzata una proposta di risarcimento, né dalle assicurazioni, né dalle ditte coinvolte, e nemmeno degli imputati. Hanno ricevuto solo un aiuto da parte del Comune per essere ospitati in albergo per un certo periodo, ma non sono stati in grado di rientrare nelle loro case per mesi, affrontando grandissimi disagi. Una delle mie assistite è stata derubata, i ladri si sono introdotti nell’abitazione approfittando delle impalcature e le hanno portato via tutto, l’altra ha grossi problemi di insonnia per il trauma passato». Secondo la perizia disposta dal Tribunale, a causare il crollo era stato appunto il freno dimenticato inserito prima della pausa di Ferragosto. Questo avrebbe impedito al braccio di ruotare “assecondando” le raffiche, e finendo per crollare sul condominio. La procura contesta agli imputati specifiche omissioni, tutte confluite nel reato di disastro colposo.
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