In provincia di Ferrara si muore di più: ecco le cause principali
Fiscaglia è il comune che fa peggio. Il 30% dei decessi è collegato a malattie cardiovascolari, il 26% a tumori
Ferrara Grazie al nuovo “Profilo di salute online” messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna è possibile tracciare un profilo aggiornato allo scorso anno per quanto riguarda le tendenze legate alla mortalità, con le relative tendenze dal 2009 in poi. Il tutto tenendo naturalmente conto anche dell’anzianità della popolazione ferrarese, la quale ha tradizionalmente un’età media più alta rispetto a quella regionale. Si tratta di dati interamente relativi a decessi per cause naturali, che escludono quindi casi di morti causate da traumi o avvelenamenti. Sul totale regionale di decessi nel 2024, la provincia ne ha contati 4545 dei quali 2379 femmine e 2275 maschi. Con questi numeri, il tasso di morti ogni 100mila residenti è di 1.322,65, superiore a quello regionale di 1.076,45. Dopo il picco degli anni post Covid con l’indicatore arrivato a che a quota 1.500, i numeri ferraresi sono in discesa e risultano stabili rispetto al 2023.
Le cause principali
Sono ben evidenziate: il 30% per malattie al sistema circolatorio, il 26% per tumori ed il 7,5% per patologie legate al sistema respiratorio. Se queste percentuali sono coerenti con i profili femminili, per quanto riguarda quelli maschili sono invece i tumori ad essere maggiormente mortali con una percentuale del 30% sul totale dei decessi. Mantenendo il focus sulle neoplasie, si può notare come l’incidenza per 100mila abitanti nella provincia di Ferrara sia più alta rispetto a quella dell’intera regione: 254,27 contro 237,98. Inoltre sono diversi i tumori che hanno conseguenze mortali più frequenti nella provincia rispetto al territorio regionale. Sono quelli delle aree di colon e retto (39,5 a Ferrara, 29 in regione) e quelle di trachea, bronchi e polmoni (64,5 Ferrara, 52,4 in regione). Dati leggermente migliori, anche se ancora sopra la media, arrivano dall’analisi delle morti dovuti a forme tumorali più specifiche per uomini e donne. Le incidenze per cancro a prostata, testicoli o vescica è di 26,6 su 100mila abitanti (23,2 in regione) mentre per quanto riguarda le neoplasie a mammella, utero ed ovaie è di 37,8 persone contro le 32,7 della media regionale.
Altre patologie
Nel Ferrarese c’è una minore incidenza di morti legate a disturbi psichici rispetto all’Emilia-Romagna (58,3 contro i 64,5 decessi in regione). Dati più preoccupanti arrivano dalle morti per cardiopatie ischemiche: 99,9 ogni 100mila abitanti nella provincia di Ferrara contro i 77,8 di media in regione con una prevalenza importante relativa al sesso femminile (87,2 contro i 66,4 in Emilia-Romagna). Da monitorare con attenzione anche i decessi per patologie all’apparato genitourinario che qui incidono per 58,9 decessi medi in confronto ai 35,8 in regione.
I trend
Analizzando l’andamento dei decessi negli anni, si nota come ci sia una diminuzione delle malattie infettive dopo i picchi che vanno dal 2017 al 2020. Il confronto col 2009 vede però i decessi più che raddoppiati. Le morti causate da tumori vanno a corrente alternata ma la tendenza è in leggera diminuzione negli ultimi 15 anni così come le morti dovute a patologie legate al sistema circolatorio. A preoccupare sono sempre i numeri relativi alle morti per malattie al sistema genitourinario, quasi triplicate dal 2009 nel Ferrarese.
Nei comuni
Sono ben cinque quelli che nell’ultimo quinquennio hanno fatto registrare un tasso di mortalità superiore a quello regionale: si tratta di Portomaggiore, Riva del Po, Jolanda di Savoia, Fiscaglia e Goro. I comuni del Ferrarese e del Piacentino sono anche quelli più colpiti da tumori con Terre del Reno, Vigarano Mainarda, Poggio Renatico, Goro, Comacchio, Ostellato e Fiscaglia che hanno un’incidenza di mortalità più alta legata a queste patologie. “Maglia nera” in regione poi per l’incidenza di tumori al colon retto a Tresignana, Jolanda, Goro e Codigoro così come per Copparo e Riva del Po per quanto riguarda le neoplasie a reni, pelvi ed uretere. Per queste ultime cause di morte, l’intero territorio ferrarese è il più colpito in Emilia-Romagna.
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