La Nuova Ferrara

Ferrara Servirà il parere di uno psichiatra per capire se davvero, come sembra al momento, la bambina sia capace di rendere una testimonianza coerente su quanto le è accaduto. Parliamo purtroppo di un caso di violenza sessuale aggravata avvenuta in una piscina comunale e per la quale è indagato un uomo di 31 anni.

Ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari Giovanni Solinas, c’è stato il conferimento dell’incarico al professionista, che servirà per la successiva audizione della bambina in incidente probatorio, ovvero anticipando nella fase delle indagini l’acquisizione della prova nel contraddittorio tra le parti, in modo da cristallizzarla ed evitare che si perda vista l’età della vittima e la possibilità che dimentichi.

Il fatto per il quale indaga la procura si sarebbe verificato l’8 giugno scorso, quando la bambina e delle amiche stavano nuotando in una piscina comunale. A un certo punto l’indagato sarebbe entrato in acqua da solo e si sarebbe avvicinato alle bambine, a una in particolare, e l’avrebbe cinta da dietro, toccandole poi entrambe le cosce, fino a che la bambina non è riuscita a spostarsi. Un atteggiamento, quello dell’uomo, notato anche dai bagnini che si sono subito insospettiti e si sono avvicinati con prontezza a bordo piscina per capire se tutto stesse andando per il verso giusto, in questo modo permettendo probabilmente che l’atto non proseguisse oltre e permettendo alla bambina di divincolarsi e avvicinarsi a loro. Chiamata la Polizia sul posto, l’uomo si era già dileguato, ma gli investigatori avevano chiesto ai bagnini di avvisarli nel caso si fosse fatto nuovamente vivo. Così è stato pochi giorni dopo, in presenza anche di un poliziotto fuori servizio, che ha allertato i colleghi. L’uomo sarebbe stato anche riconosciuto tramite video e fotografie. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA