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Il caso

Legare la bici a un palo può far scattare la multa, coro di no a Ferrara

Nicolas Stochino
Legare la bici a un palo può far scattare la multa, coro di no a Ferrara

Dopo la sentenza di Cagliari il dibattito arriva ora in città: «Serve il buon senso». «Le rastrelliere non sempre bastano»

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Ferrara Legare la bicicletta a un palo, a un albero o a una panchina potrebbe presto costare caro anche a Ferrara. Dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la legittimità del regolamento del Comune di Cagliari – dove le sanzioni arrivano fino a 800 euro – il tema rischia di aprire un fronte anche nella città estense, da sempre considerata “la capitale delle biciclette”. Nel capoluogo sardo, il massimo organo della giustizia amministrativa ha riconosciuto la validità del divieto di incatenare biciclette e motocicli a infrastrutture pubbliche non destinate alla sosta. Una decisione che, potrebbe adesso fare scuola in tutta Italia.
A Ferrara una norma simile era già in vigore da tempo, all’articolo 22 del Regolamento di polizia urbana, in cui si stabilisce che le biciclette debbano essere parcheggiate negli spazi appositi, vietando di legarle ad alberi, arbusti, monumenti e manufatti dell’arredo urbano. Un regolamento che però pochi conoscono e che, a detta di alcuni cittadini, non viene applicato: «Una volta un vigile mi fece un richiamo perché pedalavo in sella alla mia bici in contromano – racconta Enrico Macchia – ma una multa per averla legata a un palo non mi è mai capitata e non conosco nessuno a cui è stata fatta. E per fortuna, perché non sarei d’accordo. Se la bici non dà fastidio, dov’è il problema? Le rastrelliere non bastano per tutti, e senza targa come fanno a multarti? Al massimo te la portano via, ma poi come capisci se è stata rimossa o rubata? Io la bicicletta la utilizzo quotidianamente, a maggior ragione negli ultimi 3 mesi in cui mi è stata ritirata la patente e mi faccio tutti i giorni Masi Torello-Ferrara pedalando, ci impiego poco più di 40 minuti».
Il tema divide. Se da un lato c’è chi chiede più rigore per mantenere ordine e decoro, dall’altro c’è chi invoca buon senso e più spazi dedicati. «Cerchiamo sempre di usare le rastrelliere – spiegano Irene Cantarelli e Francesca Alfieri, studentesse universitarie – anche perché ai pali è più facile che le bici vengano rubate. In centro ci sono molte aree attrezzate, ma in zone come la Darsena, durante gli eventi estivi a cui molto spesso le persone vanno in bici e il numero di mezzi da parcheggiare aumenta a dismisura, è difficile trovare posto. Servirebbero più stalli, soprattutto in questi punti di maggiore afflusso».
E i furti restano un problema. «A me ne hanno rubate due – aggiunge Francesca –: una in stazione e una addirittura nel portone di casa, in una rastrelliera condominiale. Anche chi vuole rispettare le regole spesso non riesce a lasciare la bici in sicurezza». Più comprensiva ma altrettanto realista Giordana Giustizieri, ciclista quotidiana: «Le multe le trovo giuste solo se la bici crea intralcio. Ma se è legata con criterio, senza bloccare passaggi o cancelli, non vedo perché punire. È una questione di buon senso. Nota di merito per le piste ciclabili che negli ultimi anni sono migliorate, come in corso Giovecca e via Mortara, ma i monopattini restano un rischio: spesso sfrecciano e non rispettano nessuno».
Dello stesso parere Carla Gilli e Valeria Conti, che chiedono più rastrelliere e controlli contro i furti: «A Ferrara la bici è indispensabile. Ce ne sono molte di rastrelliere, ma non sempre bastano. Nonostante la chiusura con catene robuste, ci è capitato più volte di trovarle tagliate. Ormai tanti mettono cartelli con scritto “vietato appoggiare le biciclette” davanti ai negozi, segno che il problema è diffuso». Il caso Cagliari, con la sentenza n. 7353/2025 del 17 settembre, ha ribadito che il divieto di legare le bici ai pali non viola il Codice della Strada, ma tutela il decoro urbano. Il Regolamento di polizia urbana di Ferrara prevede già da tempo questo tipo di sanzione e la sentenza di Cagliari potrebbe ora spingere anche il Comune estense a far rispettare più rigidamente le regole. 

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