Ferrara, Palaspecchi rinato: ora chi lo vive sorride
Riqualificazione urbana apprezzata da residenti e non solo
Ferrara Sembrano ormai un lontano ricordo i riflessi lucenti del Palazzo degli specchi che all’inizio degli anni Novanta promettevano benessere e sviluppo abitativo nella zona Sud Ovest della città. Un’opera avveniristica per l’epoca: 50mila metri quadri destinati ad uso commerciale, abitativo e direzionale ultimati nel 1989 ma destinati a rimanere una delle più grandi “cattedrali del deserto” in Italia.
Poco dopo l’ultimazione il complesso dal valore stimato di 500 miliardi di lire fu infatti sequestrato viste le connivenze mafiose del committente, l’imprenditore catanese Gaetano Graci, vicino a Cosa Nostra e Nitto Santapaola. Il resto è storia, con il Palaspecchi che diventa progressivamente simbolo di degrado e malagestione del patrimonio pubblico.
Questo fino a ottobre 2018 quando, dopo oltre un anno di lavori, avviene il taglio del nastro da parte dell’allora giunta Tagliani che inaugura le Corti di Medoro. Un enorme lavoro di riqualificazione urbana che ha visto la creazione di 161 appartamenti di cohousing gestiti da Acer destinati a studenti ed a nuclei familiari che possono usufruire di un canone d’affitto calmierato. Negli ultimi anni quello che ormai è un quartiere a se stante ha saputo svilupparsi e prendersi cura di se stesso, ponendo le basi per un circolo virtuoso che ha portato anche diverse attività commerciali ad insediarsi nelle Corti, rendendo la zona ulteriormente servita.
A completare il quadro c’è anche la nuova sede della Polizia locale inaugurata a febbraio 2023, la quale contribuisce a mantenere la zona presidiata anche dal punto di vista della sicurezza. Dopo anni passati a temere per il degrado che il quartiere aveva raggiunto e per il conseguente deprezzamento delle proprie abitazioni, anche chi vive nelle vicine via Gandini, via Quasimodo o via Gallotti Balboni oggi è molto più sereno.
«Siamo passati da un simbolo del degrado a tutto un altro vivere – spiega Marco, residente da anni nelle vicinanze dell’ex Palaspecchi – ed è bello vedere che tutt’ora si stia lavorando per creare altre cose nuove. Ormai questa è una zona tranquilla e tutto fa ben sperare per il futuro».
Un’altra scena impensabile fino a qualche anno fa è vedere le tante famiglie con bambini piccoli che affollano l’area gioco in prossimità delle Corti. «Anche se non abitiamo in zona ci troviamo qui proprio per la tranquillità del quartiere, in più i bambini giocano in sicurezza e si divertono», raccontano alcune mamme intente a sorvegliare i propri “cuccioli”.
Se ci si addentra tra i fabbricati c’è un piacevole viavai tra i palazzi e le attività commerciali sottostanti. C’è chi porta fuori il cane, evidenziando come la zona sia «tranquilla e ben servita. Anche nei vari condomini le manutenzioni sono puntuali in caso di guasti ed attualmente è difficile migliorare qualcosa».
Oltre agli studenti universitari, anche gli anziani apprezzano il quartiere come Lino e Dorina intenti ad andare a trovare i nipoti. «È uno spazio tenuto molto bene – spiegano i coniugi – soprattutto considerando il totale abbandono che caratterizzava il Palaspecchi in precedenza. Siamo molto contenti che i nostri nipoti vivano qui».
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